Petrolio: tempesta non è finita. Possibilità di vedere prezzi ancora negativi non è remota (analisti)
“La tempesta non è finita per il petrolio ma almeno per un brevissimo periodo la volatilità sembra essere leggermente in calo dopo il crollo epocale visto negli ultimi giorni”. E’ di questo parere Carlo Alberto De Casa, capo analista di ActivTrades, di fronte al recupero odierno delle quotazioni del petrolio. Il contratto WTI di giugno sale di oltre il 13%, mentre il Brent avanza di quasi il 9%, poco sopra i 22 dollari al barile. Una ripresa che segue il sell off di lunedì, che ha colpito il contratto WTI di maggio scaduto martedì 21 aprile.
“È comunque chiaro – afferma ancora l’esperto – che un potenziale ulteriore taglio della produzione da parte dell’Opec rappresenterebbe una soluzione temporanea e non definitiva. Inoltre, molti produttori soffrirebbero con ulteriori tagli, anche se questa sembra essere l’unica alternativa a prezzi ultra-bassi. La possibilità di vedere prezzi di nuovo negativi non è remota, man mano che ci avviciniamo alla prossima scadenza, se i magazzini per lo stoccaggio rimangono pieni e non si trovasse altro spazio per depositare il petrolio”.