Unicredit convince Credit Suisse: banca ha ampio spazio per assorbire shock Covid-19
Chiusura in moderato rialzo per Unicredit (+0,66% a 6,666 euro) su cui Credit Suisse ha confermato il giudizio outperform con prezzo obiettivo rivisto al ribasso da 16 a 12,5 euro. Il titolo del gruppo bancario di piazza Gae Aulenti risulta tra i peggiori YTD di tutto il Ftse Mib con -49% circa.
“Sebbene ci aspettiamo che le banche italiane ed europee vedano un impatto potenzialmente significativo nell’ambiente attuale – argomenta Credit Suisse – vediamo il bilancio diversificato e fortemente capitalizzato di Unicredit con limitati problemi di asset quality e ben collocata in una serie di potenziali scenari di recupero”. A detta di Credit Suisse il significativo de-risking di Unicredit sia sui prestiti in sofferenza e in bonis sia sulla quota di titoli di Stato dal 2017, insieme a un buffer MDA di 411 pb, gli dà ampio spazio per assorbire potenziali perdite dall’impatto economico di Covid-19.
Credit Suisse ritiene che il management di Unicredit continuerà a dare la priorità al buyback rispetto all’M&A in un mondo post-Covid-19. Tra i catalyst futuri c’è un possibile accordo su misure fiscali a livello della zona euro che potrebbe apportare benefici significativi alle banche italiane. Sul fronte rischi, invece, una crisi economica prolungata a seguito della pandemia di Covid-19 che va oltre il 2020, così come un ulteriore abbassamento dei tassi di interesse da parte della BCE senza compensare la stratificazione dei depositi e un peggioramento della situazione politica a livello nazionale o all’interno della zona euro.