Eni e Unicredit sotto fuoco vendite, Piazza Affari soffre in avvio
Ancora prevalenza delle vendite a Piazza Affari che non segue il rally di ieri di Wall Street e continua a guardare al veloce allargamento dello spread. Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund si è spinto in avvio a 225 pb con rendimento del decennale italiano in area 1,85%. Il mercato continua a guardare con timore all’esito dell’Eurogruppo di giovedì scorso che lascia ancora in sospeso la possibilità di mutualizzare il debito. Intanto ieri il FMI ha stimato un crollo del Pil italiano del 9.1% nel 2020.
Il Ftse Mib si muove in ribasso a 17.382 punti (-0,98%) con banche ancora in affanno per l’effetto spread e anche per i deboli dati delle banche Usa in avvio di earning season. Molto male Unicredit (-3% a 6,88 euro) che già ieri era stata la peggiore tra le banche. Cali vicini all’1,5 per cento invece per Banco BPM e Bper. Tiene meglio Intesa a -0,55%.
Tra le big spicca il calo del 2,5% per ENI che paga il dietrofront dei prezzi del petrolio con WTI crollato ieri del 10% e ritornato in area 20$.
Tra gli altri titoli spicca anche oggi Diasorin (+3,38%) che ieri ha aggiornato nuovamente i massimi storici spingendosi nell’intraday anche sopra quota 150 euro. Martedì scorso il gruppo che fa capo a Gustavo Denegri ha annunciato un nuovo test correlato a COVID19 basato sulla tecnologia Liaison XL.