Effetto coronavirus: Confcommercio, atteso calo consumi del 10,4% nel primo trimestre
L’effetto coronavirus continua a pesare sui consumi e nel primo trimestre dell’anno si attende un crollo. In particolare, secondo le stime di Confcommercio nei primi tre mesi dell’anno è attesa una riduzione dei consumi del 10,4% rispetto allo stesso periodo del 2019. Il mese di marzo è completamente responsabile di tale caduta (-31,7%). “Siamo in presenza di dinamiche inedite sotto il profilo statistico-contabile, che esibiscono tassi di variazione negativi in doppia cifra non presenti nella memoria storica di qualunque analista”, spiega Confcommercio. Purtroppo sono profili declinanti molto prossimi alla realtà: i dati “veri” sull’accoglienza turistica (-95% degli stranieri a partire dall’ultima settimana di marzo), sulle immatricolazioni di auto (-82% nei confronti dei privati), sulle vendite di abbigliamento e calzature (attualmente -100% per la maggior parte delle aziende, precisamente quelle non attive su piattaforme virtuali), per i bar e la ristorazione (-68% considerando anche le coraggiose attività di delivery presso il domicilio dei consumatori), appaiono di sconcertante evidenza.
“Con qualche ritardo rispetto al depotenziamento repentino della domanda, la produzione si è adeguata. Fiducia e indici di attività produttiva sono crollati in marzo, sommandosi alla scomparsa della domanda per consumi”, si legge nel report di Confcommercio che stima una riduzione tendenziale del Pil del 3,5% nel primo quarto del 2020 e del 13% nel mese di aprile.