Contributo di solidarietà, la proposta Pd per chi ha redditi alti. Altolà M5S: no a patrimoniali
Fa subito discutere la proposta dei parlamentari Pd di un contributo di solidarietà da parte di chi percepisce redditi superiori a 80 mila euro annui. “I cittadini con redditi più elevati di 80.000 euro dovranno versare un contribuito di solidarietà che inciderà sulla parte eccedente tale soglia”, recita la proposta a firma di Graziano Delrio e Fabio Melilli, capigruppo del Pd rispettivamente alla Camera e in commissione Bilancio. La somma versata sarà deducibile con importi che arriverebbero a decine di migliaia per redditi superiori al milione con un gettito atteso di 1,3 miliardi annui per contrastare la povertà.
Arriva subito il parere contrario degli altri partiti, sia di maggioranza che dell’opposizione. Il capo politico M5s, Vito Crimi, ha riferito all’Ansa che non è un’inziativa condivisa e adesso “non è il momento di chiedere ulteriori sacrifici agli italiani, rimaniamo contrari a qualunque forma di patrimoniale”.
Contrari anche i renziani. “Ai nostri partner di governo in 24 ore ho sentito no alla riapertura graduale delle imprese, no all’attivazione del sostegno europeo tramite il Mes e si alla patrimoniale. Auguri Italia!”, le parole del presidente di Italia Viva, Ettore Rosato, via Twitter.
Dall’opposizione parla Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia: “Vecchio cavallo di battaglia del Pd, il contributo di solidarietà, ossia la patrimoniale”.