Piazza Affari chiude a +0,3%, bene Generali e Leonardo
Giornata altalenante per Piazza Affari che alla fine strappa il segno più sulla scia della positività di Wall Street. Il Ftse Mib segna a fine seduta +0,31% a 23.499 punti. Tanti i temi caldi odierni in attesa dell’annuncio Fed di domani, che salvo sorprese porterà al primo rialzo dei tassi dal 2018. Intanto gli investitori guardano con preoccupazione alle crescenti tensioni USA-Cina sugli aiuti alla Russia così come al forte aumento delle infezioni da COVID-19 in Cina, con i nuovi casi più che raddoppiati a causa dell’espansione rapida dell’epidemia di virus nel nord-est del paese. I lockdown locali hanno impattato soprattutto sul sentiment del petrolio, con WTI e Brent in forte calo anche oggi e quotazioni scivolate ai minimi a due settimane.
Tra i singoli titoli in affanno proprio i titoli oil (-3,3% Tenaris, -0,42% ENI) alla luce del movimento di WTI e Brent che sono arrivati a cedere oltre l’8% nel corso della seduta. Bene invece Leonardo (+1,65%) che ha annunciato la firma di un contratto per due elicotteri AW139 destinati alla National Nuclear Security Administration (NNSA) del Dipartimento dell’Energia Usa.
In luce anche Generali (+1,5% a 17,91 euro) che ha riportato nel 2021 un risultato operativo consolidato record di 5,852 miliardi di euro, +12,4% rispetto al 2020 e oltre le attese (consensus era 5,69 miliardi). L’utile netto è salito del 63,3% a 2.847 milioni di euro. All’assemblea degli azionisti di fine aprile sarà proposto un dividendo di 1,07€ per azione, in pagamento il 25 maggio.
Infine, tra le banche si segnala Unicredit (+0,81% a 9,63 euro) con il ceo Orcel che ha ammesso che la banca potrebbe decidere di ritirarsi dalla Russia. “Stiamo considerando l’opzione di uscire, ma ovviamente dobbiamo trovare un equilibrio tra la complessità e le conseguenze delle attività” che gestiamo nel paese”, ha precisato il banchiere. Sui dividendi, Orcel si è detto fiducioso: “Credo che riusciremo a centrare target, ma dipende da contesto economia”.