Intesa Sanpaolo sospende il dividendo, ma pronta a riproporlo entro fine 2020
Intesa Sanpaolo prende atto della comunicazione della Banca Centrale Europea del 27 marzo scorso in merito alla politica dei dividendi nel contesto conseguente all’epidemia da COVID-19 e il cda della banca ha deciso di sospendere la proposta di distribuzione cash agli azionisti di circa 3,4 miliardi di euro, pari 19,2 centesimi di euro per azione, all’ordine del giorno dell’Assemblea ordinaria convocata per il 27 aprile 2020, e ha deliberato di proporre alla prossima Assemblea ordinaria l’assegnazione a riserve dell’utile dell’esercizio 2019.
La non distribuzione della cedola si traduce in un ulteriore rafforzamento della solidità patrimoniale del Gruppo Intesa Sanpaolo: con riferimento al 31 dicembre 2019, il coefficiente patrimoniale Common Equity Tier 1 ratio pro-forma a regime aumenta dal 14,1% (superiore di circa 4,6 punti percentuali al requisito SREP comprensivo del combined buffer e con un capitale eccedente il requisito per oltre 13 miliardi di euro) al 15,2%, superiore di circa 5,8 punti percentuali al requisito SREP comprensivo del combined buffer e con un capitale eccedente il requisito per oltre 16,5 miliardi di euro.
La Banca Centrale Europea ha precisato che valuterà se la sua raccomandazione riguardante la politica dei dividendi si estenderà oltre la data del 1° ottobre 2020. In subordine alle indicazioni che arriveranno dalla Bce e al presidio della solidità patrimoniale del Gruppo, Intesa Sanpaolo intende convocare un’Assemblea Ordinaria successivamente al 1° ottobre per dare esecuzione alla distribuzione di parte delle riserve agli azionisti entro l’esercizio 2020.