Intesa Sanpaolo e Unicredit zavorrano Piazza Affari, banche e FCA in profondo rosso
Avvio di settimana con banche protagoniste in negativo dopo l’ordine perentorio della Bce di sospendere la distribuzione dei dividendi da parte del settore alla luce dell’emergenza Covid-19. All’interno di un Ftse Mib che cede il 2,15% a 16.461 punti dopo i primi minuti di contrattazioni, in scia anche alla debolezza dei mercati asiatici e il calo del petrolio ai nuovi minimi pluriennali, i peggiori titoli sono Intesa Sanpaolo a -4,95% (titolo al momento sospeso al ribasso a quota 1,489 euro), seguita a ruota da Unicredit (-4,18%), Banco BPM (-2,78%) e UBI (-2,6%).
Tra gli altri titoli nuovo tonfo per FCA che cede il 4,9% a 6,15 euro.
Tornando al nodo dividendi, il prossimo cda di Intesa Sanpaolo del 31 marzo prossimo, che era già stato convocato in via ordinaria nei giorni scorsi, includerà l’esame della comunicazione della Banca Centrale Europea riguardante la politica dei dividendi nel contesto conseguente all’epidemia da COVID-19.
UNicredit invece si è già riunita decidendo di rinviare le delibere su dividendo 2019 e buyback. Unicredit non dedurrà più, come effettuato finora, il dividendo dell’esercizio 2019 dal capitale Cet1 a fini prudenziali. Ciò avrà un effetto positivo di 37 punti base sul Cet1 ratio” e “modificherà la politica dei dividendi per l’esercizio 2020 e non accantonerà nessun dividendo nel 2020”. Questa decisione è neutrale relativamente ai pagamenti di cedole dei titoli At1 e per gli strumenti Cashes.
La Bce venerdì ha raccomandato agli istituti di credito sotto la sua vigilanza di non distribuire dividendi agli azionisti. La raccomandazione della Bce si riferisce ai dividendi relativi al 2019 e al 2020 e a sua volta Bankitalia ha esteso la raccomandazione anche alle banche minori italiane precisadno che l’invito si estendealmeno fino all’1 ottobre 2020.