Consob: vietate per 3 mesi vendite allo scoperto su tutto il listino di Borsa
La Consob ha introdotto un divieto alle posizioni nette corte, vale a dire le vendite allo scoperto e altre operazioni ribassiste, su tutto il listino di Piazza Affari e per la durata di tre mesi. La decisione arriva dopo aver ricevuto parere positivo dall’Esma alla luce delle forti turbolenze innescate negli ultimi giorni dal coronavirus.
“Il divieto, per la prima volta, si applica a tutte le azioni negoziate sul mercato regolamentato italiano”, si legge nella nota odierna di Consob. In base al divieto, che fa seguito a quelli già adottati per le sedute del 13 e del 17 marzo, è vietata dunque ogni forma di operazione speculativa ribassista, anche effettuata tramite derivati o altri strumenti finanziari. Sono vietate anche le operazioni ribassiste intraday.
Non solo. La Consob ha anche deciso di introdurre temporaneamente un regime di trasparenza rafforzata sulle partecipazioni detenute dagli investitori nelle quotate a più alta capitalizzazione e ad azionariato diffuso. Nel dettaglio, il provvedimento fissa soglie inferiori al superamento delle quali scatta l’obbligo di comunicare la partecipazione nelle quotate. La nuova soglia è fissata all’1% per le società non Pmi e al 3% per le Pmi. Anche questo provvedimento, salvo revoca, rimarrà valido per i prossimi tre mesi.