Unidata prima IPO del 2020: ammessa alla quotazione su AIM Italia
Unidata è la prima società del 2020 ad aver ricevuto in data odierna da Borsa Italiana S.p.A. l’avviso di ammissione a quotazione delle azioni ordinarie della Società sul mercato AIM Italia. L’operatore di telecomunicazioni con una rilevante presenza a Roma e nel Lazio ha reso noto di aver concluso con successo il collocamento delle proprie azioni ordinarie con una raccolta pari a 5,7 milioni di euro, a fronte di richieste pervenute per oltre 14,4 milioni di euro, pari a 2,5x la raccolta.
L’inizio delle negoziazioni delle Azioni è previsto per il 16 marzo 2020 e l’Ammissione a quotazione è avvenuta a seguito del collocamento di 439.100 Azioni di nuova emissione e di 439.100 warrant “Warrant Unidata 2020-2022”, mediante un collocamento Istituzionale, retail e un’offerta riservata ai dipendenti. “Siamo molto soddisfatti” – dichiara Renato Brunetti, fondatore e Presidente di Unidata – “dell’ammissione a quotazione e dell’interesse riscontrato presso gli investitori, che ringraziamo per la loro fiducia. Siamo la prima Società del 2020 a quotarci ed i risultati del collocamento hanno registrato una domanda di 2,5 volte superiore alla raccolta finale, seppur in un momento di difficoltà dell’Economia generale e dei mercati finanziari dovuto al COVID-19, premiando così il nostro progetto imprenditoriale. Una volta in Borsa, grazie al settore in cui operiamo che è anticiclico e di pubblica utilità, quindi non direttamente collegato all’andamento dei mercati stessi, rappresenteremo un titolo non speculativo”.
Ad ogni azione di nuova emissione è stato assegnato un warrant gratuito con un rapporto di conversione pari ad 1 Azione ogni 4 warrant con strike-price fissato a Euro 16,90 (+ 30% rispetto al prezzo di collocamento in IPO). Nell’ambito del Collocamento, sono pervenute richieste da parte di n. 135 richiedenti, per un controvalore totale di Euro 14,4 milioni pervenuti per circa il 69% da 27 investitori istituzionali italiani e stranieri, per il 26% da 21 investitori professionali e per il 5% da investitori retail, compresi i dipendenti della Società. Il book di allocazione finale è composto per oltre il 79% da investitori istituzionali.