Milano chiude a -11%, mai così male da Brexit. Saipem e Tenaris le peggiori a -21%
All’emergenza coronavirus si è aggiunto oggi lo shock dei prezzi del petrolio, arrivati fino a -31%, dopo la mossa dell’Arabia Saudita di innescare una guerra dei prezzi a seguito del flop del vertice Opec.
Il Ftse Mib ha così chiuso a -11,17% a 18.476 punti, sui minimi da fine 2018. Per Piazza Affari si tratta del calo peggiore dalla Brexit (giugno 2016).
I settori più colpiti dal panic selling sono stati gli energetici, i finanziari (complice la prospettiva di tassi più bassi) e in generale i ciclici.
Continua la difficoltà del settore bancario con Unicredit a -13,44%, Banco BPM -14,33%, Bper -13,58%. Le prime due hanno aggiornato i loro minimi storici.
Chiusura a -9,95% per Enel, tra i pochi titoli che aveva tenuto nelle scorse settimane.
Crollo record di ENI (-20,85% a 8,1 euro) che ha chiuso sui minimi a oltre 23 anni. La capitalizzazione in Borsa è scesa sotto i 30 miliardi di euro, in calo di oltre 7 miliardi rispetto ai livelli di chiusura di venerdì scorso.
Leggermente peggio hanno fatto Saipem e Teneris, anch’esse azzoppate da crollo petrolio, con cali di oltre il 21 per cento per entrambe.