Piazza Affari sprofonda con -18% in due settimane, spread verso 190
Si profila un venerdì nero per Piazza Affari. Il Ftse Mib è arrivato a cedere quasi il 4% oggi in area 20.715 punti, sui minimi da agosto 2019. Rispetto ai top del 19 febbraio, che corrispondevano con i massimi ultradecennali per l’indice guida di Piazza Affari, il crollo è del 18% circa.
Sale il livello di allerta per il rischio di una pandemia globale. Il numero di casi di coronavirus si è avvicinato a livello globale a 100.000 (98.437 con 3.385 vittime) con aumento delle infezioni negli Stati Uniti, in Germania (da 400 a 534) e in Corea del Sud. Il principale consulente scientifico britannico, Patrick Vallance, ha affermato che un vaccino potrebbe impiegare fino a 18 mesi per svilupparsi.
Per quanto riguarda la situazione in Italia, il governo ha deciso di stanziare 7,5 miliardi per affrontare l’emergenza del coronavirus. La cifra è doppia rispetto ai 3,6 miliardi di euro inizialmente previsti.
Lo spread Btp-Bund si è spinto questa mattina a ridosso dei 190 punti con il rendimento del decennale italiano in area 1,15%.
Oggi sul parterre milanese spicca il calo a doppia cifra del 10% di Prysmian dopo i deludenti conti 2019. Molto male anche Atlantia (-8%) dopo la decisione del cda della controllata Autostrade di modificare il calendario degli eventi societari, avvalendosi del maggior termine di 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio per l’approvazione del bilancio da parte dell’assemblea ordinaria.
Tutti e 40 i titoli del Ftse Mib sono in rosso. Riesce a contenere le perdite Poste (-0,4%) che ha alzato le previsioni per il 2020. Per l’anno in corso Poste ha alzato l’obiettivo dell’utile netto a 1,3 miliardi dal precedente 1,1 miliardi. I ricavi sono visti salire a 11,1 miliardi e l’Ebit posizionarsi a 1,8 miliardi (contro la precedente stima ferma a 1,6 mld) grazie a un maggior contributo della divisione Insurnace e Payments, Mobile&Digital.