COVID-19 strema Wall Street: Dow -950 punti, futures anticipano nuovo crollo. American Airlines KO
Wall Street in caduta libera ostaggio dei timori del coronavirus, con i futures sul Dow Jones che anticipano per l’indice un avvio di seduta in ribasso di 358,28 punti.
Negativi anche i futures sul Nasdaq e lo S&P 500. Prosegue il tonfo dei tassi dei Treasuries, con quelli decennali scivolati anche sotto la soglia dello 0,9%, fino allo 0,8097%. Nella sessione di ieri, il Dow Jones è precipitato di 969,58 punti, o -3,5%, a 26.121,28 dopo essere crollato nei minimi di seduta di quasi 1.150 punti; tonfo anche per lo S&P 500, che ha ceduto il 3,3% o 106,18 punti a 3.023,94 punti, mentre il Nasdaq Composite ha fatto -3,1%, o -279,49 punti, a 8.738,60.
Negli Stati Uniti, il bilancio delle vittime è salito a 12, dopo che la contea King dello stato di Washington ha comunicato la morte di un paziente nella giornata di ieri. Dei 12 decessi, 11 hanno colpito lo stato di Washington è stato riportato in California.
Ci sono al momento negli Stati Uniti almeno 129 casi di persone infettate dal virus, stando a quanto risulta all’agenzia federale Centers for Disease Control and Prevention in data 5 marzo, anche se ci sono indiscrezioni secondo cui il numero sarebbe salito ad almeno 225 casi.
A Wall Street sono scivolati in particolare JP Morgan e Bank of America, che hanno perso entrambi il 5%; sell off sui titoli delle compagnie aeree dopo l’alert IATA, secondo cui la crisi innescata dal coronavirus sull’industria del trasporto aereo, causerà perdite sull’attività passeggeri per il 2020 tra 63 miliardi, in uno scenario in cui il virus venga contenuto negli attuali paesi, e 113 miliardi di dollari, nello scenario peggiore di diffusione più ampia.
L’indice Dow Jones Transportation Average è scivolato in correzione nella sessione di ieri, con United Airlines crollata del 13,4% e American Airlines -13,2%. Quest’ultima ha sofferto la seduta peggiore dal 2016.