Atlantia prevede ritorno traffico autostradale ai livelli pre-covid nel 2022, quello aeroportuale nel 2025
Atlantia prevede quest’anno un ritorno del traffico autostradale oltre i livelli pre-Covid. “In considerazione dei dati di traffico dei primi due mesi del 2022 e assumendo che nel prosieguo dell’anno non vi siano misure restrittive di rilievo alla mobilità – si legge nella nota del gruppo – si prevedono volumi di traffico autostradale in
crescita di circa il 4% e di traffico aeroportuale in diminuzione di circa il 40% sempre rispetto al 2019″.
Per quanto riguarda gli effetti sull’economia del conflitto Russia-Ucraina e le implicazioni sui volumi di traffico, Atlantia avverte che non è possibile fare alcuna previsione al momento.
Tornando ai target finanziari, il gruppo si aspetta per l’esercizio 2022 ricavi consolidati pari a circa 6,6 miliardi e un Ebitda pari a circa 4,1 miliardi, con un miglioramento rispetto ai risultati 2021. Previsti inoltre investimenti per circa 1,5 miliardi e un debito finanziario netto pari a circa 23 miliardi di euro a dicembre 2022 in riduzione rispetto ai 30 miliardi di euro di fine 2021, principalmente per i proventi attesi dal perfezionamento della cessione di Autostrade per l’Italia.
Guardando al 2024, Atlantia stima un miglioramento rispetto ai risultati 2021 sulla base della del traffico in crescita, con recupero rispetto alla situazione precedente alla pandemia Covid-19. In particolare, prevede un traffico autostradale in crescita del 5% medio annuo rispetto al 2021 e un traffico aeroportuale in forte recupero con un ritorno ai livelli del 2019 nel 2025.
Sulla base di queste previsioni, il gruppo intende investire 5,1 miliardi nel periodo 2022-2024 supportati da ricavi ed Ebitda in crescita rispettivamente a 7,7 miliardi e 5,1 miliardi al 2024.