Coronavirus: petrolio in caduta, con Wti in rotta verso 50 dollari
Anche il petrolio sta risentendo delle notizie della diffusione del coronavirus, con le quotazioni dell’oro nero che cedono quasi il 5 per cento. In particolare, il Wti (riferimento Usa) lascia sul terreno il 4,5% a 50,99 dollari al barile, mentre il Brent (riferimento europeo) lascia sul terreno il 4,8% a 55,16 dollari. A livello operativo, in “Eventi&Commenti – Mercati infettati dal virus, prospettive”, Antonio Cesarano, chief global strategist di Intermonte Sim, ha snocciolato alcune stime sul tema petrolifero.
“L’impatto dell’estensione del virus potrebbe riportare il Wti fino ad area 50 dollari al barile nel brevissimo. Il peggioramento del quadro della domanda globale potrebbe però funzionare da stimolo alla Russia per accettare la proposta araba di riduzione ulteriore della produzione di 600.000 barili con proroga dei tagli almeno fino a giugno, in occasione dell’incontro Opec+ del 5/6 marzo”, afferma l’esperto secondo il quale “il Wti potrebbe registrare un rapido recupero verso area 56 dollari in vista del citato incontro. In tale direzione spinge anche la constatazione del livello storicamente contenuto delle posizioni nette lunghe della componente speculativa”.