Coronavirus: più di 1,8 milioni di italiani hanno annullato il viaggio, anche in Italia
Spaventati dall’ipotesi di epidemia del Coronavirus più di 1,8 milioni di italiani hanno annullato il viaggio che avevano in programma nei prossimi tre mesi, anche se la destinazione non era la Cina. Una tendenza che dimostra come il settore aereo e turistico è tra quelli più coinvolti e toccati da questo caso sanitario, scoppiato lo scorso dicembre. Proprio oggi la compagnia franco-olandese Air France-Klm ha previsto un impatto negativo di 150-200 milioni sul suo risultato operativo tra febbraio e aprile, a causa del coronavirus.
C’è anche chi ha cambiato programma o aggiunto un’assicurazione
Secondo l’indagine che Facile.it ha commissionato a mUp Research e Norstat, 1.830.000 italiani hanno annullato i viaggi, vale a dire il 7% di chi si doveva spostare. L’indagine, svolta questo mese, ha evidenziato come la decisione di non viaggiare sia stata praticamente del tutto indipendente dalla destinazione prevista: fra chi ha risposto affermativamente, ben il 63% avrebbe dovuto viaggiare all’interno dei confini nazionali. Analizzando i dati su base territoriale si scopre come il fenomeno sia molto inferiore al Nord Ovest (3,4%) e notevolmente superiore al Sud e nelle Isole, area in cui la percentuale di viaggiatori che ha deciso di rimanere a casa sale fino all’11%.
Leggermente meno drastici i 2.530.000 italiani che, invece che rinunciare a partire, hanno semplicemente scelto di cambiare destinazione. Invece di lasciare le valigie nell’armadio, il 7% ha scelto di sottoscrivere un’assicurazione viaggio o sanitaria prima non prevista, per tutelare sé stessi e il proprio viaggio. A farlo sono stati soprattutto i residenti nel Meridione (9,7%) e nel Centro Italia (8,5%) e i viaggiatori con età compresa fra i 25 ed i 34 anni. Piccola curiosità, fra chi ha scelto di sottoscrivere questo genere di copertura ancora una volta la meta più frequente era l’Italia (7,8% vs 5,9%).
Air France-Klm stima un impatto di 150-200 milioni da coronavirus
Air France-Klm si apetta che l’epidemia di coronavirus avrà un impatto negativo di 150-200 milioni di euro sul suo risultato operativo da febbraio ad aprile. La compagnia aerea franco-olandese, così come hanno fatto molte altre a livello globale, ha infatti sospeso i voli con la Cina fino ad aprile. Primo gruppo del settore a comunicare i risultati 2019 e le prospettive per il 2020, Air France-Klm è osservata speciale per valutare l’impatto del coronavirus sull’industria al di fuori della Cina, epicentro dell’epidemia. Nel 2019 il gruppo ha riportato un utile netto di 290 milioni di euro, in calo del 31% rispetto all’anno prima, il risultato operativo è sceso del 19% a 1,14 miliardi, mentre i ricavi sono saliti a 27,19 miliardi con il numero di passeggeri trasporti in aumento del 2,7%.