Silver economy: più consumi (di qualità) dagli over 65
Un esercito di quasi 14 milioni di persone, cresciuti di oltre mezzo milione dal 2015 a oggi, che sostiene i consumi. Non amano essere chiamati anziani, ma preferiscono essere definiti ‘persone mature’. Spendono per il tempo libero, tra mostre, cinema e viaggi, ma spesso sostengono economicamente anche i figli e loro famiglie. Si tratta degli over 65 che rappresentano e continueranno a rappresentare anche in futuro un elemento chiave nell’economia italiana. Intorno a loro e per loro ruota un complesso di attività economiche, la cosiddetta Silver Economy, che offre servizi materiali e immateriali, beni e prodotti di consumo o investimento e varie forme di assistenza psicologica, riabilitativa e sanitaria: insomma, tutto ciò di cui i cosiddetti “silver” hanno bisogno.
“Ringiovaniscono l’economia”
Bisogna partire da un punto: gli over 65 sono l’unica classe d’età il cui rischio di povertà e la cui effettiva povertà sono diminuiti negli ultimi 10 anni. I motivi? L’allungamento della vita lavorativa, i risparmi di una vita, minori spese personali e familiari, l’estinzione dei mutui, dei debiti e così via. Ad esempio, solo il 44% delle famiglie under 34 vive in casa di proprietà, contro il 76% delle over 65. Inoltre, il 40% dei 61-75enni fornisce aiuti economici ai figli adulti fuori casa e il 34% ai nipoti tra i 18 e i 34 anni (oltre ovviamente ai nipoti tra 0 e 5 anni), per un ammontare complessivo superiore ai 10 miliardi di euro annui, cui si aggiungono gli aiuti di tipo non economico attraverso la messa a disposizione del proprio tempo.
Ecco alcune delle tendenze che che emergono dal convegno “Silver & The City. Più consumi, più turismo, più crescita: la terza età ‘ringiovanisce’ l’economia“ organizzato da Confcommercio in collaborazione di Confcommercio Genova e 50&Più l’associazione di Confcommercio per la rappresentanza sindacale, la tutela e l’assistenza dei propri soci a sostegno dell’invecchiamento attivo, dell’affermazione e della valorizzazione del ruolo della persona anziana.
Ma in che direzione vanno e andranno i consumi dei silver? La fotografia attuale vede una propensione delle ‘persone mature’ verso consumi di qualità, culturali e di leisure, con una rigorosa selezione dei consumi a vantaggio di quelli che più migliorano la qualità della vita. E nella voce svaghi, il turismo è in evidenza. Secondo dati Censis, risulta che nel 2018 i consumi degli over 65 per viaggi e vacanze hanno superato i 4,9 miliardi di euro (con un incremento del 38,9% sul 2014-2018), di cui 2,2 miliardi destinati a vacanze con soggiorni di 2-3 notti e 2,6 miliardi per vacanze di 4 o più notti.
Come muteranno i consumi?
Se si guarda oltre, lo studio mette in evidenza entro il 2025, le modifiche maggiormente rilevanti nella struttura dei consumi dovrebbero riguardare la salute (oltre il 50%) e la spesa per alimentazione e bevande (+45%), nonché per l’arredamento domestico e le attività ricreative e culturali. Ma anche la domotica, l’assistenza ad anziani sempre più liberi da impegni e bisognosi di vincere la solitudine. Avendo in parallelo meno nascite, cambierà anche la struttura dei consumi delle famiglie (meno baby-sitter e asili nido, meno prodotti per la prima infanzia); di contro, più prodotti per la terza età.