Ftse Mib chiude con un altro +1%, massimi da maggio 2018
Il Ftse Mib allunga la striscia di rialzi. In chiusura l’indice guida milanese ha segnato un +1,05% a 24.490 punti. Nelle prime 4 sedute di febbraio il balzo dell’indice è di oltre +5%. La spinta all’azionario oggi arriva dall’annuncio della Cina sui dazi e dai forti numeri delle trimestrali bancarie. Il Ministero delle Finanze cinese ha fatto sapere che dimezzerà i dazi imposti su alcuni prodotti americani a partire dal prossimo 14 febbraio. Alcune tariffe saranno tagliate dal 10% al 5%, altre, applicate su altri beni importati dagli Stati Uniti, dal 5% al 2,5%.
A Piazza Affari primeggia Unicredit con +8,15% a 13,87 euro grazie a un trimestre oltre le attese. La banca ha chiuso il quarto trimestre del 2019 con una perdita netta di 835 milioni, a causa di poste straordinarie che hanno pesato sul risultato per 2,3 miliardi (al netto delle imposte). Il dato è comunque migliore delle attese degli analisti che avevano pronosticato un rosso di 1,14 miliardi. Unicredit ha proposto la distribuzione di un dividendo pari a 0,63 euro per azione, che verrà messo in pagamento ad aprile. “
Bene anche Bper (+1,08%) che ha riportato una perdita trimestrale sotto le attese (143 mln vs 151 mln attesi). Tra le banche rally di oltre +4% per Banco BPM tornata sopra i 2 euro in attesa dei conti in arrivo dopo la chiusura dei mercati.
Reazione ballerina di FCA ai conti, con titolo salito fino a +3% per poi chiudere a +0,81%. FCA ha chiuso il 2019 con ebit adjusted a 6,7 miliardi di euro e margine al 6,2%, in linea con le attese del mercato. A fare da traino ai conti sono stati i risultati e margine record in Nord America.