Accredito stipendio o paghetta dei genitori: per Millennial e Generazione Z vince sempre il digitale
Pagare con la carta, fare un prelievo o una ricarica accedendo direttamente alla propria mobile bank è un gesto sempre più frequente da parte dei giovanissimi, anche se non ancora meccanico come, per esempio, il consultare Whatsapp. Così emerge da un’indagine realizzata da Hype, soluzione di banking digitale per una gestione semplice ed efficiente del denaro che funziona attraverso un’app mobile, che ha comparato i dati relativi all’utilizzo dell’app nella gestione del denaro e negli acquisti di beni e servizi relativamente ai due cluster di clienti: gli oltre 70mila clienti under 18 (HYPE dà infatti la possibilità di aprire un conto a partire dai 12 anni), e gli oltre 500mila appartenenti alla Generazione Y (o Millennial, i nati tra il 1981 e il 1996).
Mobile bank: due generazioni a confronto
Il primo dato significativo che emerge dall’indagine è la frequenza giornaliera di accesso all’app: 0,68 volte al giorno per i giovanissimi della Generazione Z contro 0,57 volte per i Millennials. Nel dettaglio, la Generazione Y utilizza maggiormente l’app anche per l’accredito dello stipendio, mentre la Generazione Z, pur non avendo un’entrata fissa, e ricorrono all’app per ricevere la «paghetta» dai propri genitori. Il 70% degli under 18 utilizza l’app invece per ricevere abitualmente denaro.
Millennial e Gen Z: cosa acquistano e per cosa risparmiano
Quando si tratta di acquisti, per entrambe le categorie esaminate a far la parte del leone sono gli acquisti presso i negozi al dettaglio. Spicca l’importante peso specifico degli acquisti relativi ad abbigliamento ed accessori, che caratterizza maggiormente il cluster della Generazione Z (11,8% della spesa, rispetto a un più limitato 5,78% dei Millennials). Al secondo posto si posizionano gli acquisti relativi al food.
Dall’indagine emerge che mentre i giovanissimi della Generazione Z mostrano una maggiore propensione al consumo di cibo fuori casa (spendono l’8,71% in ristoranti, il 3,78% in fast food), la Generazione Y sceglie sì in maniera significativa la ristorazione (7,39% ristoranti), ma bilanciata da un 6% di spesa per alimentari presso la grande distribuzione (la Generazione Z si ferma a 3,43%).
Entrambe le categorie di giovanissimi poi vogliono risparmiare. Per la Generazione Z, il principale obiettivo di risparmio riguarda l’acquisto di prodotti elettronici o software, mentre i Millennial sono più orientati verso il consumo “analogico”, presentando come principale voce di risparmio la categoria “Veicoli e trasporti”, con un peso relativamente significativo anche della voce “Viaggi e Vacanze”.