Inflazione Mission Impossible per il Giappone dell’Abenomics: BOJ taglia stime, le alza invece per Pil
La Bank of Japan di Haruhiko Kuroda ha alzato le stime sul Pil del Giappone, abbassando però quelle sull’inflazione. L’outlook sull’inflazione misurata dalla componente core dell’indice dei prezzi al consumo e relativo all’anno fiscale 2019-2020 è ora, su base mediana, di un incremento dello 0,6%, meno del +0,7% atteso in precedenza.
Le stime mediane per l’anno fiscale 2020-2021 sono state portate a un rialzo dell’1%, rispetto al +1,1% previsto in precedenza. Quelle, sempre su base mediana, relative all’anno fiscale 2021-22 sono state riviste al ribasso a +1,4%, rispetto al +1,5% dell’outlook precedente.
Gli outlook aggiornati confermano come, a dispetto dell’Abenomics, la banca centrale del Giappone continui a incontrare difficoltà nel centrare il target sull’inflazione, fissato al 2%. Il Giappone sembra confermarsi l’esempio perfetto della trappola della liquidità, fenomeno teorizzato dall’economista John Maynard Keynes, che si verifica nel momento in cui la liquidità in abbondanza creata da una politica monetaria ultra-espansiva non riesce più a centrare gli obiettivi di inflazione e di crescita dell’economia.
Nel caso specifico del Giappone, è l’inflazione la Mission Impossible. L’Abenomics è la politica economica in vigore in Giappone dal 2012, che prende il nome dal premier Shinzo Abe, incentrata sulla politica monetaria espansiva, su stimoli anche di natura fiscale e su riforme strutturali (una teoria che, tra l’altro, piace molto al leader della Lega Matteo Salvini).
In occasione della prima riunione del 2020, la Bank of Japan – che ha lasciato invariata la propria politica monetaria – ha anche annunciato di aver rivisto al rialzo le stime sul Pil reale. Quelle per l’anno fiscale 2019-2020 passano dal +0,6% al +0,8%, su base mediana; quelle relative all’anno fiscale 2020-2021 sono state alzate anch’esse al +0,8% dal +0,7% precedente. Quelle per l’anno fiscale 2021-2022 sono state migliorate dal +1% precedente al +1,1%.