Lotteria degli scontrini e limite al contante, il 2020 sarà l’anno dei pagamenti digitali?
Il 2020 potrebbe essere l’anno del boom dei pagamenti digitali. Il testo della Manovra è diventato legge, introducendo una serie di interessanti novità in materia di lotta al contante e all’evasione fiscale. Il ritardo dell’Italia sul tema pagamenti elettronici è evidente: guardando ai dati Bce, infatti, seppur con una crescita dei pagamenti con carta pro-capite del 16% rispetto al 2017, l’Italia risulta ancora uno dei fanalini di coda nell’Unione Europea, occupando il 23esimo posto (su 27) nella classifica delle transazioni con carta con soli 65 pagamenti all’anno a testa (la media Ue è ben superiore alle 100 transazioni a testa e i best performer superano le 350 transazioni a testa). Guardando poi all’evasione fiscale, secondo le stime dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, nel 2016 il transato degli italiani evaso da parte degli esercenti (sul quale quindi non è stata versata l’Iva e tutte le altre tasse) valeva tra i 120 e i 150 miliardi di euro, per un mancato gettito per le casse dello Stato italiano di circa 27 miliardi. Le misure, introdotte per favorire favorire l’uso delle carte e combattere l’evasione, sono: lotteria sugli scontrini, fondi per i consumatori meritevoli, limite al contante, credito d’imposta per gli esercenti.
Lotteria degli scontrini, al via da luglio 2020
È confermata la lotteria degli scontrini. Dal 1° luglio 2020 i consumatori potranno partecipare ad una lotteria degli scontrini. Per prenderne parte, il cittadino dovrà richiedere un “codice lotteria” su un portale dedicato, ad oggi non ancora disponibile, e dovrà comunicarlo al commerciante prima dell’emissione dello scontrino elettronico (che non servirà conservare al fine della potenziale vincita). Qualora il pagamento avvenga con contanti, sarà necessario fornire oltre al codice lotteria anche il codice fiscale. Il commerciante, che deve aver adattato il proprio registratore alla trasmissione telematica, dovrà inviare le informazioni dello scontrino all’Agenzia delle Entrate. Qualora l’esercente rifiuti il codice fiscale del contribuente o non trasmetta i dati all’Agenzia delle Entrate, si prevede una sanzione amministrativa tra i 100 ed i 500 euro. La lotteria, che inizialmente vedrà un’estrazione di tre codici al mese e poi una alla settimana dal 2021, darà a chi paga con carta una probabilità di vincita doppia. L’esito delle estrazioni potrà essere verificato sul sito dedicato, che diventerà attivo con l’inizio del nuovo anno.
Rimborso per chi utilizza pagamenti elettronici
Sono stati stanziati 3 miliardi per il 2020 e 2021 da assegnare come incentivo ai cittadini che sceglieranno di utilizzare prevalentemente strumenti di pagamento alternativi al contante, quali carte di pagamento tradizionali o app di pagamento su smartphone. I rimborsi pro capite potrebbero raggiungere i 2.000 euro annui, ma il dettaglio delle modalità di ripartizione delle risorse non è ancora stato definito. Si attendono quindi bonus e detrazioni fiscali con la Legge di Bilancio 2020 e il Decreto Fiscale collegato. Nella legge di bilancio saranno introdotte presumibilmente le seguenti novità: saranno detraibili soltanto le spese pagate con mezzi tracciabili (tra cui il bancomat, ma anche il bonifico); saranno detraibili ulteriori spese qualora pagate in modalità diversa dal contante.
Limite all’utilizzo del contante
È confermata la riduzione del tetto massimo di utilizzo del contante. Dal 1° luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021, il limite al contante diminuirà a 2.000 euro. Dal 1° gennaio 2022 questo limite scenderà ulteriormente a 1.000 euro.
Credito d’imposta su commissioni pagamenti elettronici
Gli esercenti che abbiano ricavi non superiori a 400.000 euro potranno ottenere un credito di imposta pari al 30% delle commissioni bancarie pagate a fronte dell’accettazione di pagamenti con carta da parte dei consumatori.
“L’efficacia delle misure previste non è scontata – hanno commentato Valeria Portale e Giorgia Sali dell’osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano – Se da un lato siamo soddisfatti che finalmente è stata data la giusta attenzione al tema, dall’altro abbiamo il timore che non si raggiungano i risultati sperati”. I livelli di efficacia e di persistenza degli effetti variano molto a seconda della tipologia e delle caratteristiche dell’incentivo. In particolare, le due esperte segnalano due criticità.
La prima è lato consumatore: l’efficacia della lotteria degli scontrini (già sperimentata da altri paesi europei quali Portogallo, Slovacchia, Croazia, Grecia, Bulgaria, Repubblica Ceca, Malta, Lituania, Polonia, Slovenia e Romania) dipende strettamente dalla semplicità di partecipazione e dal meccanismo di funzionamento. “Ecco, quello che si legge sulla lotteria italiana ci fa temere che non sarà semplice partecipare e quindi l’efficacia possa essere minore rispetto ad una lotteria di altro tipo, sottolineano.
La seconda criticità è invece lato esercente: il credito di imposta previsto dal decreto, seppur rappresenti un’agevolazione rispetto al passato, difficilmente renderà agli occhi dei commercianti i pagamenti con carta “meno costosi” di quelli in contante (soprattutto per gli esercenti che fanno nero). Questo, infatti, rimane ancora lo strumento preferito in accettazione, sia perché i costi percepiti sono inferiori rispetto ai pagamenti elettronici.