Finanza Notizie Italia Natale 2019: l’incertezza frena i consumi, giù la spesa per i regali. Libri, moda e gastronomia i più gettonati

Natale 2019: l’incertezza frena i consumi, giù la spesa per i regali. Libri, moda e gastronomia i più gettonati

17 Dicembre 2019 10:20

Sarà ancora un Natale dominato dall’incertezza per gli italiani. Nonostante lo spread sia sotto controllo, le famiglie si presentano all’appuntamento con le festività preoccupati dalle prospettive della politica e dell’economia, ma anche da quelle del fisco. Si aggiunge anche il cosiddetto “l’effetto Greta”: la quota che indica l’inquinamento tra i fattori di preoccupazione passa dal 30 del 2018 al 36% di quest’anno, la stessa percentuale registrata per la disoccupazione. A dominare su tutti è l’incertezza sul futuro che si traduce in una risicata percentuale (circa il 16%) di italiani che scommette su un 2020 più stabile, il livello più basso degli ultimi tre anni.

Timori e ansie che, come spesso accade, si riflettono sulle spese per i regali. Secondo il tradizionale sondaggio di Natale condotto da Confesercenti con Swg sulle opinioni e sulle intenzioni d’acquisto dei consumatori italiani per le prossime festività, un italiano su tre taglia quella per i regali, ed il budget medio si restringe (-4,4%).

Entrando più nel dettaglio, il 32% degli italiani progetta di spendere meno dello scorso anno, contro un 11% che invece è intenzionato a spendere di più. Il risultato è una leggera riduzione della spesa media per i regali, che passa appunto da 285 a 272 euro per persona. Si tratta di un taglio lineare: ogni italiano acquisterà in media 7 regali, lo stesso numero dello scorso anno. Ma spenderà, per tutti un po’ di meno, salvando dalla riduzione solo parenti stretti e bambini.
Secondo la ricerca di Confesercenti per gli acquisti di Natale, si sceglierà soprattutto il commercio di vicinato. Il 39% degli intervistati indica l’intenzione di comprare in un negozio o un mercatino: una quota superiore sia a quella che preferisce il canale del web (32%) sia a quelli che hanno intenzione di fare i propri acquisti di Natale presso grandi strutture commerciali (25%). Rispetto a 10 anni fa, però, la crescita dell’online è evidente: nel 2010 solo un italiano su dieci comprava i suoi regali via internet. Calano, invece, gli acquisti nei centri commerciali, dal 49% di inizio decade al 25% di oggi.

Sarà la rinnovata attenzione all’ambiente, ma si guarda allla spesa e agli sprechi con più attenzione (nel senso più vero del Natale): comprare l’utile, pensare ai bisogni di chi ti è vicino. Evitando quanto più possibile gli eccessi: in media, il 33% dei regali ricevuti, infatti, viene riciclato e regalato a qualcun altro, il segno evidente di un disallineamento tra doni e bisogni reali.

I regali più comprati e quelli più desiderati?
Dai capi d’abbigliamento (38%) ai libri (segnalati dal 37% degli intervistati) fino ai doni gastronomici (32%). Anche quest’anno sotto l’albero di Natale domina la tradizione, senza dimenticare i prodotti di tecnologia e giocattoli e videogiochi (entrambi al 20%). Poi ci sono vini e accessori moda (al 19%). Cresce, ma rimane distante nella classifica dei doni più acquistati, la categoria l’arredamento/accessori per la casa (indicata dal 16%). Seguono elettrodomestici (11%), calzature (7%) e viaggi (3%).

Ma cosa vorrebbero effettivamente ricevere in dono gli italiani? E’ qui che torna la componente incertezza e la sostenibilità che porta a desiderare soprattutto un regalo utile. In cima alle preferenze, a grande distanza da tutto il resto, c’è infatti il regalo utile per eccellenza: i buoni acquisto, da spendere come e quando si vuole nei negozi di propria scelta e desiderati dal 22% degli intervistati. Seguono i prodotti tecnologici (16%) ed i regali enogastronomici (14%), mentre i capi d’abbigliamento sono indicati dall’11%: Seguono profumi o cosmetici (8%), smartbox o simili e arredamento/accessori per la casa (tutte e due al 5%) e infine gioielli e giochi (rispettivamente 3 ed 1% delle preferenze).