Piazza Affari cerca di risollevarsi, Fineco ed Exor scattano in avvio
Piazza Affari apre in territorio positivo, dopo un inizio di settimana e del mese di dicembre in profondo rosso. L’indice Ftse Mib avanza dello 0,5% in area 22.800 punti, dopo che ieri è scivolato di slancio del 2,3%. Ad alimentare l’avversione al rischio e la prudenza tra gli investitori sono i nuovi dubbi sul commercio internazionale.
Ieri il presidente americano ha annunciato con un tweet la reintroduzione di tariffe su alcuni metalli importati da Brasile e Argentina e più tardi il dipartimento del Commercio Usa ha minacciato l’imposizione di dazi su circa 2,4 miliardi di dollari di beni importati dalla Francia. Tenuto conto dell’accento messo da Trump sugli interessi americani, tornano i dubbi sulla possibilità che Washington e Pechino riescano a raggiungere una intesa preliminare a breve.
Tornando a Piazza Affari, partenza sprint per FinecoBank (+1,8%) che si posizione al primo posto del Ftse Mib. Acquisti sostenuti anche su Exor (+1,1%) che ha raggiunto un accordo con Cir per la cessione al gruppo guidato da John Elkann della quota di controllo nel gruppo editoriale Gedi.
Piatta UniCredit dopo aver annunciato il nuovo piano industriale che prevede di realizzare un utile di 5 miliardi di euro nel 2023, con una crescita aggregata dell’utile per azione di circa il 12%. In Italia, Germania e Austria il personale sarà ridotto del 21%.
Le peggiori del listino principale sono Ferragamo (-0,5%) e UnipolSai (-0,5%).