Finanza Notizie Italia Il lusso nel 2019? La crescita c’è, guidata dagli asiatici. Millennial assidui consumatori

Il lusso nel 2019? La crescita c’è, guidata dagli asiatici. Millennial assidui consumatori

28 Novembre 2019 15:51

Il settore del lusso si prepara a mandare in archivio il 2019 in crescita nonostante le tensioni geopolitiche, il tormentone dazi Cina-Usa, ma anche i timori di una recessione globale. Il mercato globale – che comprende sia i beni che le esperienze di lusso – ha mostrato un aumento del 4% a tassi costanti nell’anno in corso, per una stima complessiva di circa 1.300 miliardi di euro di giro d’affari. Il mercato dei beni di lusso per la persona ha seguito un trend simile, con una crescita a tassi costanti del 4% e raggiungendo i 281 miliardi. 

Queste le tendenze principali contenute nell’ultima edizione Altagamma 2019 Worldwide Luxury Market Monitor, realizzato da Bain & Company in collaborazione con Altagamma, la Fondazione che riunisce le imprese dell’alta industria culturale e creativa italiana, e presentato oggi a Milano nel corso dell’Osservatorio Altagamma.

“Il mercato globale del lusso quest’anno ha confermato la crescita moderata ormai caratterizzante l’era del ‘new normal’, guidata prevalentemente dai consumatori asiatici”, dichiara Claudia D’Arpizio, partner di Bain & Company e autrice principale dello studio.

L’Asia guida la maggior parte della crescita del mercato
A guidare la maggior parte della crescita del mercato del lusso è l’Asia. Anche nel 2019 la Cina ha sostenuto la crescita nell’industria del lusso, con il mercato che è cresciuto del 26% a tassi costanti raggiungendo i 30 miliardi di euro. I consumatori cinesi sono responsabili del 90% della crescita reale del mercato nel 2019, raggiungendo il 35% del valore dei beni di lusso. Le politiche governative e una diminuzione dei differenziali di prezzo hanno continuato a spingere i consumi locali.
Le proteste che hanno interessato Hong Kong, spiega l’osservatorio, si sono fatte sentire sul settore: il mercato è calato del 20% a 6 miliardi nel 2019. Il panorama del lusso a Hong Kong raggiungerà un nuovo equilibrio, con regole del gioco profondamente trasformate e un focus maggiore sui consumatori locali.

Guardando al Vecchio continente, si è registrata una lenta crescita dell’1% a tassi costanti, con il mercato che ha raggiunto gli 88 miliardi di euro. Spagna e Regno Unito sono tra i paesi con le performance migliori, spinti rispettivamente dal turismo e dalla debolezza della sterlina.

Globalmente, il canale online continua a guadagnare terreno e ora rappresenta il 12% del mercato dei beni di lusso per la persona, con i consumatori sempre più influenzati e abilitati dai canali digitali, anche per gli acquisti offline.

I consumatori del lusso di domani sanno già cosa vogliono
I Millennial sono stati assidui consumatori di beni di lusso. La ricerca mette in luce che i consumatori del lusso di domani pesano per il 35% dei consumi e potrebbero raggiungere il 45% per il 2025. Ma è l’ancor più giovane Generazione Z che è pronta a ridisegnare il settore: entro il 2035 potrebbe rappresentare il 40% del mercato, con comportamenti di acquisto che li differenziano sostanzialmente dalle generazioni precedenti.

“I consumatori della Gen Z sono la nuova frontiera del mercato del lusso di domani e rappresentano già una parte crescente dei consumi nei mercati asiatici”, afferma Federica Levato, partner di Bain & Company e co-autrice dello studio. “Essi vedono sé stessi come attori centrali nei processi creativi e nel dialogo con le marche del lusso e si stanno affidando ai prodotti, ai negozi e alle interazioni fisiche per una vera connessione e coinvolgimento emotivo con tali brand”, aggiunge Levato.

Cosa accadrà al lusso? Le previsioni 2020
Le previsioni di crescita 2020 dei beni di lusso per la persona – suddivise per categorie di prodotto, canali e nazionalità dei consumatori – sono tutte positive. A dirlo Stefania Lazzaroni, direttore Generale di Altagamma, sottolineando che tra i diversi prodotto in crescita la pelletteria (+6%), la cosmesi (5,5%) e i gioielli (+5%). Spicca tra le nazionalità la leadership indiscussa è cinese mentre i canali di vendita digitali crescono
solidamente nel retail (+13%) e nel wholesale (+9%). La marginalità del comparto (Ebitda), pur risentendo dello scenario macro-economico e dei maggiori investimenti da parte delle aziende, è del +4,5 per cento.