Piazza Affari su e spread giù, Azimut arriva a +138% Ytd
Piazza Affari torna a salire e parallelamente ritraccia lo spread dopo i sussulti delle scorse sedute. L’indice Ftse Mib è salito oggi dello 0,46% a quota 23.588 punti, riportandosi vicino ai massimi a 18 mesi toccati nella prima parte dell’ottava. Sull’obbligazionario lo spread è rientrato a quota 157 pb dal picco a 168 pb della vigilia.
A sostenere i mercati le rinnovate speranze su un accordo imminente tra Stati Uniti e Cina sulla Fase 1 dell’intesa commerciale. Il consulente economico alla Casa Bianca, Larry Kudlow, ha detto che gli Stati Uniti e la Cina sono vicini a siglare una intesa sulla “Phase One”. Sul fronte macro oggi in arrivo l’inflazione nell’Eurozona (lettura finale), mentre nel pomeriggio dagli Stati Uniti giungeranno le vendite al dettaglio e la produzione industriale.
Tra i migliori ancora una volta Azimut (+2,71%) che porta a +138% il saldo da inizio anno. A metà settimana il gruppo guidato da Pietro Giuliani ha annunciato la nuova linea di fondi ESG con l’obiettivo di divenire entro fine anno il principale gestore in Italia per masse dedicate agli investimenti Esg con oltre sette miliardi di euro. Giuliani si aspetta che almeno il 25% della nuova raccolta per AZ Fund nel 2020 arriverà dai fondi ESG.
Bene Campari (+1,52%) che ha avviato una negoziazione esclusiva con l’obiettivo di acquisire Baron Philippe de Rothschild France Distribution, la società distributrice dei prodotti di Campari Group sul mercato francese. La società target, si legge in una nota del gruppo italiano, è controllata al 100% da Baron Philippe de Rothschild, a cui Campari Group ha contestualmente riconosciuto, in tale contesto, un’opzione put.
Acquisti anche su Saipem (+1,38%) sulla possibile fusione con la rivale Subsea 7. Il rumor lanciato dall’agenzia Bloomberg vede Saipem pronta a un’unione con la rivale Subsea 7. Ancora nulla di definito. Le due aziende avevano già studiato una possibile fusione negli scorsi anni non riuscendo a raggiungere un accordo. Gli analisti di Equita rimarcano come Subsea7 tratta ad un EV/EBITDA 2020 atteso di 5x rispetto al 5,3x di Saipem. Da un punto di vista industriale l’integrazione delle due entità rafforzerebbe l`esposizione di Saipem nel business offshore e potrebbe generare sinergie di costo.