Istat: da gennaio 2021 il numero di occupati è cresciuto di circa 730 mila unità
A gennaio 2022 si conferma la sostanziale stabilità dell’occupazione registrata a dicembre, dopo la crescita osservata nel corso dell’anno (con le uniche eccezioni dei mesi di agosto e ottobre). Così l’Istat secondo cui da gennaio 2021, infatti, il numero di occupati è cresciuto di circa 730 mila unità e il tasso di occupazione di 2,4 punti percentuali.
La stabilità dell’occupazione è sintesi della crescita del numero di occupati tra gli uomini, i dipendenti permanenti, gli under25 e gli ultracinquantenni e del calo tra le donne, i dipendenti a termine e gli appartenenti alle classi d’età intermedie sostiene l’Istituto nazionale di statistica. Il tasso di occupazione è stabile al 59,2%. La diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro (-2,3%, pari a -51mila unità rispetto a dicembre) si osserva tra gli uomini e per tutte le classi d’età, con l’unica eccezione dei 35-49enni. Il tasso di disoccupazione scende all’8,8% nel complesso (-0,2 punti) e al 25,3% tra i giovani (-1,3 punti). Rispetto ai livelli pre-pandemia (febbraio 2020), il tasso di occupazione, pari al 59,2%, è superiore di 0,2 punti, quello di disoccupazione è sceso dal 9,6% all’8,8% e il tasso di inattività, al 35,0%, è ancora superiore di 0,4 punti.