Wall Street: futures deboli dopo record S&P 500. Il mercato toro dura da 3.885 giorni
All’indomani del record segnato sia su base intraday sia in chiusura dall’indice S&P 500, Wall Street sembra orientata a un avvio di sessione cauto.
Protagonista, all’indomani della pubblicazione dei risultati di bilancio, il titolo del colosso Alphabet, la holding a cui fa capo Google. L’azione cede in premercato l’1,6% circa, riducendo comunque le perdite sofferte nelle contrattazioni afterhours, quando aveva perso fino a -4% circa.
Gli utili di Alphabet si sono attestati su base netta a $7,07 miliardi, o $10,12 per azione, in calo rispetto ai $13,06 per azione dello stesso periodo dell’anno precedente, e peggio dei $12,42 per azione attesi dal consensus Refinitiv.
Il fatturato è stato pari a $40,5 miliardi, meglio dei $40,32 miliardi attesi e in rialzo del 20% su base annua.
Tra le altre voci di bilancio i costi di acquisizione del traffico si sono attestati a $7,49 miliardi, mentre i paid click sono saliti su base annua del 18%. Le entrate pubblicitarie sono aumentate del 17% a $33,9 miliardi. I diritti di autore hanno contribuito per la maggior parte alla crescita del fatturato di Google, con un giro d’affari balzato del 19% dai $24,05 miliardi del terzo trimestre del 2018.
Salgono i titoli dei colossi farmaceutici Pfizer e Merck, che hanno diffuso i propri bilanci. Entrambe le azioni avanzano del 3% circa in premercato.
Wall Street ha visto ieri lo S&P balzare fino al record intraday a quota 3.044,08 punti, prima di chiudere al nuovo valore di chiusura più alto di sempre, a 3.039,42, in crescita dello 0,6%.
Le ultime volte che lo S&P aveva testato un record, sia a livello intraday che al termine della giornata di contrattazioni, era stato lo scorso 26 luglio.
I 15 titoli che hanno testato un nuovo massimo nella sessione della vigilia sono stati, come indica la tabella: Alphabet (azioni di classe A e Classe C); Allegion; Apple; CDW; Charter Communications (azione di Classe A); Dover; First Republic Bank; JP Morgan Chase; KLA; Lam Research; Microsoft; Shervin-Williams; United Technologies; Xylem.
Il sentiment è stato sostenuto dalle attese di un terzo taglio dei tassi Usa da parte della Federal Reserve che, secondo il consensus, dovrebbe essere annunciato domani, e anche dalla stagione degli utili.
A dispetto delle peggiori previsioni, il toro continua a scalpitare a Wall Street.
Si tratta, secondo i dati raccolti da Bespoke Investment Group, del secondo mercato toro più lungo della storia, che va avanti esattamente da 3.885 giorni.
Intanto, i futures sullo S&P 500 indicano un avvio in calo dello 0,2% circa. Futures sul Dow Jones giù dello 0,15%, futures Nasdaq piatti con +0,06%.