Ftse Mib verso i 22.500 punti, ruggisce Poste (+1,6%)
Dopo un avvio in calo, Piazza Affari tenda a dare seguito al rally delle scorse sedute che ha spinto il listino milanese sui nuovi massimi annui. Il Ftse Mib segna dopo la prima mezz’ora di contrattazioni un +0,13% a 22.455 punti. In prima fila Poste Italiane che sale dell’1,65 per cento riportandosi sopra i 14 miliardi di euro di capitalizzazione a ridosso dei massimi storici toccati il 15 ottobre (quando toccò un massimo intraday a 10,875 euro).
Tra le big di Piazza Affari si muove bene anche Banco BPM (+0,69%), tra i migliori performer delle ultime settimane. Ieri il titoo è stato sostenuto dai rumor della possibile cessione di Profamily. Tra le utility bene Hera (+0,64%) e Terna (+0,9%).
Piatta Telecom Italia a ridosso di 0,54 euro in attesa della scelta del presidente che prenderà il posto del dimissionario Fulvio Conti. L’appuntamento è domani con il comitato nomine di Telecom Italia che andrà a vagliare le diverse candidature. Gli ultimi rumor di stampa vedono in pole position Salvatore Rossi con i tre azionisti principali della tlc – ossia Cdp (9,9%), Elliott (9,8%) e Vivendi (23,9%) – che avrebbero optato per Rossi per il ruolo di presidente non esecutivo. Il cda che formalizzerà la scelta è invece convocato per lunedì 21.