Manovra 2020: taglio cuneo fiscale da 3 mld, 6 miliardi a regime dal 2021. Rinvio rate fiscali
I sindacati che hanno incontrato ieri gli esponenti dell’esecutivo M5S-PD al Mef confermano a tre miliardi la dote per il taglio al cuneo fiscale nel 2020, che salirebbe poi a regime a 6 miliardi, a partire dal 2021.
Così il leader della Cigl Maurizio Landini al termine dell’incontro:
“Sono stati fatti passi avanti. Hanno indicato 3 miliardi per il 2020 che naturalmente devono raddoppiare” a regime. “E’ una cosa importante perché permette di poter ampliare la platea di reddito a cui il cuneo viene applicato, compresa gente che prende più di 25mila euro di reddito annuo, stiamo parlando di lavoratori dipendenti che in questi anni hanno pagato il fisco profumatamente”.
Ieri sera, stando a quanto riporta il Sole 24 Ore, il Mef ha annunciato la proroga al 16 marzo delle rate fiscali previste al 18 novembre.
“In pratica, una grossa boccata d’ossigeno per quell’ampia parte dei 4 milioni di imprese e professionisti forfettari o soggetti agli ‘indici di affidabilità fiscale’ che ha deciso di rateizzare o versare in ritardo con la maggiorazione dello 0,4% il conto di quest’anno”.
La proroga è stata decisa perchè le proiezioni su tutto il 2019 portano gli “incassi complessivi della Pa 1,46 miliardi sopra le stime appena scritte nella Nadef”. E “perchè i tre miliardi di incassi attesi dalle due rate di fine ottobre e metà novembre non servono ai saldi di quest’anno, ormai agganciati a un deficit del 2,2% certificato dalla Nadef. Ma sono preziosissimi per i saldi del prossimo anno”.