Btp Italia torna: in offerta dal 21 al 23 ottobre, titolo a 8 anni
Torna con l’appuntamento autunnale il Btp Italia, con l’offerta che prenderà il via lunedì 21 ottobre. A un anno di distanza dall’ultima emissione (la prima sotto il Governo M5S-Lega), che era stato un flop, il ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) decide di tornare sul mercato: da lunedì 21 a mercoledì 23 ottobre 2019 si terrà la nuova emissione del titolo di Stato indicizzato al tasso di inflazione nazionale pensato per il risparmiatore individuale che, in questa emissione, torna alla durata di 8 anni già proposta in passato. Nell’ultima edizione, andata in scena lo scorso novembre, il Btp Italia aveva una durata di 4 anni.
La novità nel collocamento
Il titolo sarà collocato sul mercato, attraverso la piattaforma elettronica Mot di Borsa Italiana, in due fasi. Diversamente dalle passate emissioni, la prima fase si svolgerà in due anziché tre giornate, da lunedì 21 a martedì 22 ottobre (nel caso di chiusura anticipata la prima fase potrebbe concludersi alle 13.30 della giornata di martedì, con comunicazione la sera precedente) e come di consueto sarà riservata ai risparmiatori retail; la seconda fase, prevista nella sola mattinata del 23 ottobre, sarà destinata agli investitori istituzionali.
Per questi ultimi il collocamento potrebbe prevedere un riparto, nel caso in cui il totale degli ordini ricevuti risulti superiore all’offerta finale stabilita dal Mef. Al contrario, per i piccoli risparmiatori non sarà applicato alcun tetto massimo, assicurando la completa soddisfazione degli ordini, come in tutte le precedenti emissioni.
Il tasso reale annuo minimo garantito per questa nuova emissione sarà comunicato al pubblico il giorno venerdì 18 ottobre 2019, mentre il tasso reale annuo definitivo verrà comunicato nella mattinata del 23 ottobre, prima dell’apertura della seconda fase.
Le caratteristiche del nuovo Btp
Il nuovo BTP Italia presenta le stesse caratteristiche dei precedenti collocamenti: cedole semestrali indicizzate al Foi (Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi), a cui si aggiunge il pagamento del recupero dell’inflazione maturata nel semestre (con la previsione di un floor in caso di deflazione, che garantisce che le cedole effettivamente pagate non siano comunque inferiori al tasso reale garantito definitivo), rimborso unico a scadenza e, per chi acquista all’emissione durante la fase del collocamento dedicata ai risparmiatori individuali ed altri affini e conserva il titolo fino a scadenza, corresponsione del Premio Fedeltà al momento del rimborso.
Bond mania
E’ scoppiata una vera e propria bond mania. In attesa dell’avvio della nuova edizione del Btp Italia, e dopo il successo dell’emissione di Btp in dollari, l’Italia è pronta a emettere nuovi bond in valuta straniera nel 2020. Lo ha detto, in un’intervista a Reuters Davide Iacovoni, responsabile del debito pubblico italiano. Il Mef, ha precisato Iacovoni, starebbe valutando nuovi titoli in dollari nel formato ‘Global bond’ e ‘private placement’ in yen e altre valute diverse dall’euro.
Riguardo all’emissione di BTP in dollari, Iacovoni ha affermato che “è stato un successo oltre tutte le nostre aspettative”. Da segnalare che il Tesoro ieri ha collocato 7 miliardi di dollari in tre tranche da 5, 10 e 30 anni, a fronte di una domanda complessiva superiore a 18 miliardi.