BTP in dollari a ruba in un mondo a tassi negativi
Pienone per l’emissione in dollari di BTP a 5, 10 e 30 anni. La carta italiana ha attirato un forte interesse in quella che è la prima emissione in dollari dopo ben 9 anni. La risposta degli investitori non si è fatta attendere con domanda record di 18 miliardi di dollari grazie ai rendimenti allettanti del Btp in un contesto dove i bond con rendimenti negativi ammontano a ben 12 mila miliardi di dollari a livello globale.
Successo che ha portato alla fine il Tesoro a collocare titoli per ben 7 miliardi di dollari complessivi di cui 2,5 miliardi sono andati al titolo a 5 anni, 2 miliardi per il decennale e gli altri 2,5 mld alla scadenza a 30 anni. Il titolo a 5 anni è stato collocato al prezzo di 99,719 corrispondente ad un rendimento lordo all’emissione del 2,435% in dollari. Il titolo a 10 anni è stato collocato al prezzo di 99,089 corrispondente ad un rendimento lordo all’emissione del 2,981% in dollari. Infine l titolo a 30 anni è stato collocato al prezzo di 99,619 corrispondente ad un rendimento lordo all’emissione del 4,022% in dollari.
Il collocamento è stato effettuato mediante sindacato, costituito da tre lead manager, Barclays Bank PLC, HSBC Bank plc and J.P. Morgan Securities plc. Gli altri Specialisti in titoli di Stato italiani partecipano in qualità di co-lead manager.
I dettagli della composizione della domanda verranno diffusi probabilmente oggi dal Tesoro. Una forte domanda dovrebbe essere arrivata dagli Stati Uniti visto che la Sec ha rilasciato un’autorizzazione per 3 miliardi di dollari limitata al mercato Usa.