Vendite al dettaglio giù ad agosto. Eccezione commercio elettronico, vola di quasi il 20%
Ancora una flessione mensile per le vendite al dettaglio in Italia, dopo quella registrata a luglio. Secondo i dati diffusi dall’Istat, le vendite al dettaglio hanno registrato ad agosto un calo mensile dello 0,6% in valore e in volume. Sono in flessione sia le vendite dei beni alimentari (-0,9% in valore e -1,0% in volume) sia quelle dei beni non alimentari (-0,3% in valore e -0,4% in volume). Su base annua, le vendite al dettaglio hanno invece mostrato un aumento dello 0,7% in valore e dello 0,5%. Il mercato si attendeva un rialzo mensile dello 0,1% e una crescita annua del 2,3 per cento.
Osservando l’andamento delle vendite dei beni non alimentari, in evidenza variazioni tendenziali eterogenee per gruppi di prodotti. Gli aumenti maggiori riguardano mobili, articoli tessili, arredamento (+2,6%) e prodotti di profumeria, cura della persona (+2,2%), mentre le flessioni più marcate riguardano elettrodomestici, radio, tv e registratori (-1,7%) e cartoleria, libri, giornali e riviste (-1,6%).
Rispetto ad agosto 2018, il valore delle vendite al dettaglio è aumentato dell’1,2% per la grande distribuzione, mentre è sceso dello 0,5% per le imprese operanti su piccole superfici. Tra le note positive le performance del commercio elettronico (+19,4%).
“Nuova flessione congiunturale per il valore delle vendite al dettaglio ad agosto, dopo quella registrata a luglio. In entrambi i mesi la diminuzione ha interessato sia i prodotti alimentari sia quelli non alimentari”, commenta l’Istat. “Su base tendenziale, ad agosto, si osserva una crescita moderata, in rallentamento rispetto al mese precedente – prosegue la nota -. Il segno positivo riguarda la grande distribuzione e, soprattutto, il commercio elettronico, mentre tornano a diminuire le vendite delle piccole superfici”.
Consumatori lanciano allarme: Paese arranca
Malissimo i dati sulle vendite al dettaglio di agosto. Questo il commento del Codacons che aggiunge: “Per i piccoli negozi si registra una vera e propria ‘ecatombe’, con le vendite che su base annua segnano picchi del -1,3% per gli esercizi fino a 5 addetti, mentre da gennaio gli acquisti, in tale tipologia di negozi, sono calati complessivamente del -1,2%”. “Una situazione critica che mette a repentaglio migliaia di posti di lavoro e di cui beneficia solo il commercio online, la cui corsa appare inarrestabile e che ad agosto segna un incremento delle vendite del +19,4% rispetto allo scorso anno”, conclude l’associazione.
Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), parla di “un Paese arranca”. Anche se agosto resta un mese anomalo, si legge nella nota dell’UNC, il crollo registrato rispetto a luglio è decisamente troppo elevato per non indicare un rallentamento della nostra economia ed una situazione di difficoltà delle famiglie. Solo il commercio elettronico fa da traino alle vendite”.
Italiani a caccia di sconti, corsa ai discount
Sul fronte alimentare si registra una corsa ai discount, con gli italiani sempre più a caccia di sconti. “La tendenza al contenimento della spesa è favorita dal fatto che – sottolinea Coldiretti – un prodotto alimentare su quattro viene acquistato dagli italiani in promozione con l’obiettivo di cercare il risparmio e ridurre i costi del carrello”. Gli italiani, prosegue Coldiretti, vanno sempre più spesso vanno a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount, ma anche sperimentando canali alternativi come gli acquisti di gruppo, quelli on line o dal contadino. “Accanto alla formula tradizionale del 3×2 e ai punti a premio – precisa la Coldiretti – si sono moltiplicate e differenziate le proposte delle diverse catene per renderle meno confrontabili tra loro e più appetibili ai clienti: dalle vendite sottocosto che devono seguire regole precise ai buoni spesa”.