Piazza Affari frena: salgono rischi con sanzioni alla Russia. Giù UniCredit, Leonardo vola (+14%)
Piazza Affari inizia la settimana in territorio negativo in uno scenario che resta improntato alla cautela dopo gli ultimi sviluppi del conflitto tra la Russia e l’Ucraina. A Milano, l’indice Ftse Mib ha aperto la giornata in rosso, e in questo momento inditreggia di circa il 2% a quota 25.276,94 punti.
“L’incremento delle tensioni, dopo che Putin ha ordinato l’allerta del sistema nucleare di deterrenza, tengono i mercati sul filo del rasoio. Verosimilmente assisteremo a un’altra settimana caratterizzata da volatilità e repentini cambi di direzione a seguito delle news, in cui sarà necessaria particolare prudenza e una rigorosa gestione del rischio”, avverte Pietro Di Lorenzo, fondatore di sostrader.
Affondano i bancari capitanati da UniCredit che cede circa il 7%, seguita da Intesa Sanpaolo che lascia sul parterre circa il 5 per cento. Ribassi di oltre il 4% per Pirelli e Stellantis. Tra i migliori titoli spicca il rally di Leonardo (ora in asta di volatilità, ultimo prezzo a 7,926 euro +14%). Gli analisti di Equita riportano la notizia che la Germania ha annunciato un aumento significativo della spesa militare in risposta alla situazione Ucraina-Germania. “Leonardo ha una modesta esposizione diretta alla Germania principalmente attraverso la partecipazione del 25% nella tedesca Hendsoldt acquisita lo scorso anno”, sottolineano da Equita aggiungendo che “dopo il rimbalzo del 21% dell’ultima settimana, ai prezzi attuali la partecipazione rappresenta il 10% della market cap, (pari a meno di 400 milioni contro i 600 milioni dell`entry price)”. Bene anche Tenaris che sale di quasi il 2% grazie al sostegno delle quotazioni del petrolio che balza di oltre il 4 per cento.
Sotto la lente dei mercati l’imposizione di sanzioni più dure contro la Russia di Vladimir Putin imposte dall’Occidente come risposta all’invasione dell’Ucraina. Ieri l’Unione Europea, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e e altre nazioni occidentali hanno concordato di tagliare fuori dal sistema di pagamenti internazionali SWIFT alcune banche russe e imporre restrizioni alla Banca centrale russa. Intanto oggi a livello macro in evidenza oggi la bilancia commerciale Usa, l’indice manifatturiero Chicago e quello della Fed Dallas. Per le banche centrali in evidenza il discorso di Panetta della Bce e quello di Bostic della Fed (non votante).
Sul finire della scorsa settimana i mercati europei avevano rialzato la testa di fronte alla possibilità che le banche centrali rivedevano i loro recenti piani di politica monetaria alla luce della guerra Russia-Ucraina. Capitanato dalla presidente Christine Lagarde, l’Eurotower si è riunito giovedì in una riunione di emergenza per discutere sugli eventuali aggiustamenti che dovrà apportare alla politica monetaria dell’area euro, sulla scia della guerra.