Manovra, Assolombarda a Conte: ‘basta quota 100 e niente tassa contante. Stop anche a tentativi di ristatalizzare Alitalia’
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte interviene all’Assemblea generale 2019 di Assolombarda, in corso a Milano, ribadendo quelli che considera i punti focali della prossima legge di bilancio 2020 e rispondendo agli appelli sulla manovra, lanciati qualche minuto prima dal numero uno dell’associazione, Carlo Bonomi. Presente all’Assemblea, che si svolge nella cornice del Teatro alla Scala, anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Conte risponde a Bonomi parlando di necessità di riforma fiscale, a cui l’esecutivo giallorosso sta lavorando con la manovra per il 2020; conferma il no alla patrimoniale, che si spiega anche con l’intenzione di rilanciare il settore dell’edilizia; cita il tesoretto dello spread: 18 miliardi fino al 2022 che possono essere utilizzati per diversi interventi.
L’appello di Bonomi, poco prima è più che diretto:
“Ci si aspetta una legge di bilancio che deve, sottolineo deve, offrire fondamentali elementi di discontinuità. E “deve farlo innanzitutto perchè l’Italia ha una nuova occasione, che fino a pochi mesi fa non esisteva e che è stata decisa dai cittadini europei, alle urne. Una nuova Europa si è messa in moto”.
Una legge di bilancio di forte discontinuità, precisato Bonomi, “potrebbe ancorarci” a un livello di spread “a quota 80 e 90 punti” e “quello sì che sarebbe un dividendo corposo e strutturale”.
RIUNIONE ASSOLOMBARDA: BONOMI CHIEDE 13-14 MLD TAGLI CUNEO FISCALE
Ma attenzione alle misure che l’esecutivo vuole varare o riconfermare.
Basta, per esempio, quota 100, sottolinea il numero uno degli industriali lombardi, sì invece ad almeno 13-14 miliardi di tagli al cuneo fiscale:
“Le esperienze del passato mostrano che tagli al cuneo fiscale di pochi miliardi non hanno effetti significativi. Ne servono almeno 13 o 14! Non certo i due miliardi e qualcosa di cui leggiamo nella Nadef”.
Su quota 100, il “No” è netto: basta “all’esperimento negativo di quota 100 ed espianto delle politiche del lavoro del reddito di cittadinanza e confluenza di tutte le risorse rese disponibili, compresi i 9,4 miliardi annui del bonus 80 euro, verso l’abbattimento strutturale del cuneo fiscale a favore dei lavoratori, che alza occupabilità e reddito molto più di tutta la panoplia di sussidi a tempo sin qui erogati”.
In ogni caso, una cosa è certa: “nessun equivoco su deficit e debito, che devono scendere” così come è necessario far partire gli investimenti pubblici, con “opere pubbliche e cantieri da riavviare in tutta Italia, non solo Tav, Gronda di Genova, Alta velocità nel Nordest e al Sud, Passante dell’A1 a Bologna”.
DA ASSOLOMBARDA: LASCIATE PERDERE IDEA TASSA CONTANTE
Assolombarda boccia invece la proposta di tassare il contante, o di introdurre tasse sulle merendine:
“Lasciate perdere l’idea di tassare il contante: chi lo usa per evadere non lo depositerà in banca e dalla tassa sarà immune, a esserne colpiti sarebbero milioni di italiani incolpevoli”.
E “non diteci che volete tassare merendine e biglietti aerei per finanziare il buco contributivo di Alitalia. Risparmiateci nuove guerre civili dividendo gli italiani gli uni contro gli altri in nome della lotta all’evasione fiscale. Sin qui abbiamo solo ascoltato ministri che propongono nuove tasse e balzelli, in un paese dove la tassazione fiscale è già al 42%. Non uno solo di loro che abbia mai pensato di accennare, nemmeno di sfuggita, a tagli di spesa veri. Vedo che nella Nadef questa linea è confermata, nulla o quasi sulla spesa pubblica, più entrate per 7 miliardi e non abbiamo ancora capito come. Presidente Conte ci ripensi”.
ALITALIA, PER ASSOLOMBARDA MANIA GOVERNI DI RISTATALIZZAZIONE
Capitolo Alitalia: il presidente di Assolombarda è chiaro. Basta con questa sorta di mania, sembra dire, di ristatalizzazione del vettore, che sembra contagiare ogni governo italiano. Tra l’altro il prestito ponte è diventato permamente.
La soluzione che viene proposta per Alitalia “non è una soluzione di mercato: è di ristatalizzarla. Ma Alitalia ha solo l’8% del mercato di chi viene e parte dall’Italia per l’estero, e noi qui in Assolombarda, guardando i numeri, proprio non riusciamo a capire il perchè tutti i partiti, da sinistra a destra, vogliano ristatalizzarla”.
Negli ultimi tre anni “a ogni assemblea ci siamo ritrovati un governo che ci diceva che per Alitalia dietro l’angolo c’era una soluzione di mercato, con un prestito ponte che sarebbe dovuto durare tre mesi, poi sei, poi nove. Sono passati 28 mesi, il prestito ponte è diventato permanente, e la soluzione non c’è ancora. E quella indicata ancora oggi non è una soluzione di mercato: è di ristatalizzarla”.
LE RISPOSTE DI CONTE AD ASSOLOMBARDA
Conte risponde agli appelli: “Questo governo vuole voltare pagina, le nostre porte sono aperte. Lavoriamo fianco a fianco per imprimere una vera svolta all’Italia. Soltanto remando assieme nella medesima direzione riusciremo a dare risposte concrete a queste aspirazioni. Abbiamo molte sfida davanti a noi, corriamo, vinciamole, tutti insieme”. Un bacino da cui attingere ulteriori risorse c’è, ed è rappresentato dalla dote, anche tesoretto, spread: si tratta di risorse pari a 18 miliardi fino al 2022.
“La dote che abbiamo ricevuto dalla riduzione dello spread è molto significativa, puntiamo a migliorare questo dato. La discesa rendimenti titoli di Stato ci consente di risparmiare quasi 18 miliardi da qui al 2022. Quindi non è vero che lo spread è un numero che vale solo per la comunità finanziaria. Sono risorse che investiremo abbattendo il carico fiscale, riducendo il cuneo fiscale, e investiremo negli investimenti pubblici e nelle infrastrutture”.
Conte aggiunge anche che la legge di bilancio 2020 contempla “due nuovi fondi di investimento, con almeno 50 miliardi su un orizzonte pluriennale, per interventi di rigenerazione urbana, riqualificazione energetica, utilizzo di fonti rinnovabili”.
Il premier cerca di rassicurare gli industriali, affermando che obiettivo del governo M5S-PD è puntare a una riforma del fisco:
“Stiamo lavorando ad una riforma fiscale perché vogliamo un fisco più efficiente, più giusto. L’obiettivo non è aumentare il carico fiscale ma diminuirlo. Se tutti paghiamo le tasse tutti pagheremo meno. E’ questo il senso del patto economico e sociale che vogliamo stipulare”.
Di conseguenza, “ogni euro recuperato sarà destinato alla riduzione della pressione fiscale per cittadini e imprenditori”. E “questo governo è fermamente intenzionato a rilanciare il settore dell’edilizia, e dunque esclude l’introduzione di qualsiasi patrimoniale e non ha alcuna intenzione di limitare il diritto all’abitazione”.