Manovra, Unimpresa: stangata in arrivo. Dal calo spread tesoretto di 8,4 miliardi
Come sarà la manovra 2020 del Conte Bis? Né da una fotografia Unimpresa, Unione nazionale di imprese che effettua un’operazione fact checking sulla Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza appena approvato dal consiglio dei ministri. Ebbene la sorpresa amara per i contribuenti è dietro l’angolo. “I numeri smascherano le prese in giro, siamo stufi” afferma il vicepresidente D’Angelo.
Stangata fiscale da oltre 75 miliardi di euro
Secondo l’associazione ci sarà una stangata fiscale da oltre 75 miliardi di euro tra il 2019 e il 2022 e nei prossimi quattro anni le tasse e i contributi previdenziali saliranno di 75,3 miliardi: dagli 813 miliardi del 2018, quest’anno si arriverà a 827 miliardi per poi salire progressivamente fino agli 890 miliardi del 2022, con una impennata complessiva del 9,25%. Complessivamente, considerano la variazione di ciascun anno del quadriennio in esame rispetto al 2018, l’aumento delle entrate tributarie nelle casse dello Stato sarà pari a 51,1 miliardi (+10,16%): le imposte dirette cresceranno di 9,3 miliardi (+3,74%), le indirette di 42,3 miliardi (16,71%) e le altre si ridurranno di 458 milioni (-29,17%). Cresceranno anche le entrate relative a contributi sociali (previdenza e assistenza): dai 234,9 miliardi del 2018 si passerà ai 241,4 miliardi del 2019, ai 245,4 miliardi del 2020, ai 249,3 miliardi del 2021, ai 254,9 miliardi del 2022.
Dal calo spread tesoretto da 8,4 mld
Se tasse e contributi cresceranno, non diminuirà la pressione fiscale che invece è destinata a restare stabile. Il totale delle entrate dello Stato rispetto al prodotto interno lordo, afferma Unimpresa, dal 41,8% nel 2018, si attesterà al 41,9% nel 2019, al 42,6% nel 2020, al 42,6% nel 2021 e al 42,3% 2022. Tutto questo con una crescita assai modesta: il pil dovrebbe crescere, secondo la NaDef, dell’1,01% quest’anno, dell’1,02% nel 2020, dell’1,02% nel 2021 e dell’1,03% nel 2022. Crescono tasse e contributi, stabile la pressione fiscale, cresce la spesa pubblica. Complessivamente, rispetto al 2018 ci sarà un incremento della spesa di 54,8 miliardi (+6,42%) e la spending review, afferma Unimpresa, pare inefficace. L’unica nota positiva riguarda il calo dello spread da cui è in arrivo un tesoretto di 8,4 miliardi dovuto ai minori esborsi sul fronte della spesa per interessi.