Piazza Affari vola a +3,6% con Enel e le altre utility scatenate
Finale d’ottava in recupero per Piazza Affari. Dopo la difficile giornata di ieri, il Ftse Mib ha recuperato terreno andando a chiudere a 25.773 punti con un rialzo del 3,59%. A ridare fiato ai mercati contribuisce oggi la notizia che il Cremlino sarebbe pronto a inviare una delegazione a Minsk per i negoziati con l’Ucraina. Inoltre sui mercati si guarda alla possibilità che le banche centrali rivedevano i loro piani di politica monetaria alla luce della guerra Russia-Ucraina procedendo con maggiore cautela nel percorso di rialzo dei tassi. Prospettiva che in Europa ha fatto bene oggi in primis alle utility, settore rimasto indietro negli ultimi mesi proprio sulla prospettiva di banche centrali più restrittive.
In generale oggi i mercati hanno tirato un sospiro di sollievo grazie anche al fatto che le sanzioni annunciate da Usa e UE non sono risultate drastiche, in particolare evitando l’azione più temuta, ossia escludere la Russia dalla rete bancaria internazionale SWIFT. Inoltre sono state concesse esenzioni per le esportazioni di energia con conseguente sgonfiamento dei prezzi di petrolio e gas.
Sul parterre di Piazza Affari a primeggiare è stata Enel con un balzo del 5,77% e tornando sopra i 6,5 euro. Molto bene anche Terna e Italgas con rialzi nell’ordine del 5 per cento.
Tra le singole storie di Piazza Affari si segnala oggi anche Moncler (+4,99%) dopo che ieri il gruppo dei piumini ha riportato conti 2021 leggermente sopra le attese. I ricavi 2021 si sono attestati a 2,05 mld rispetto agli 1,99 mld attesi dal consensus Bloomberg. L’utile netto si è attestato a 411 mln (consensus 382,9 mln). Proposto un dividendo di 0,6 euro per azione.
In recupero le banche con Unicredit (+3,81%) e Intesa (+2,72%) in spolvero dopo i forti cali della vigilia dovuto ai timori degli investitori per l’esposizione verso la Russia. Tra le banche si segnala anche Banco BPM (+2,17%) che vede tornare qualche rumor di M&A. Secondo Repubblica, nei giorni scorsi si sarebbe tenuto un incontro tra il Giuseppe Castagna, ceo di Banco BPM, e il pari grado di Credit Agricole Italia, Giampiero Maioli per discutere sulla governance della jv Agos (39% Banco, 61% Credit Agricole Italia) e i due banchieri avrebbero discusso anche della possibilità di un avvicinamento tra i due gruppi, anche alla luce dell’interesse del Credit Agricole di crescere ulteriormente in Italia.