Investimenti: come orientare l’asset allocation nel pieno della crisi Russia-Ucraina?
Osservando i potenziali scenari della vicenda Russia-Ucraina, il rischio principale risiede in una costante impennata nei prezzi dell’energia, che potrebbe tradursi in un rallentamento economico. Ne è convinto anche Vincent Chaigneau, Head of Research di Generali Investments: “La nostra preoccupazione più grande in effetti è che una vera e propria crisi energetica provocherebbe un rallentamento economico, oltre a minacciare le previsioni degli utili”.
Come orientare quindi l’asset allocation? “Raccomandiamo di diminuire l’esposizione ciclica ed aumentare le azioni difensive e, allo stesso tempo, ridurre la sovraesposizione alle azioni Value in un contesto di pull-back dei rendimenti reali – sostiene l’esperto – Restiamo Overweight sul credito, considerando che la Bce valuterà cautamente il tapering in vista del mantenimento di condizioni di finanziamento sufficientemente di supporto. Rispetto a precedenti indicazioni, consigliamo ora una riduzione dell’esposizione al credito finanziario rispetto a quello non finanziario; sottopesiamo inoltre la periferia rispetto all’Europa core, favorendo l’Investment Grade rispetto all’High Yield, ed i subordinati rispetto all’High Yield puro. Sul mercato valutario, il dollaro e lo yen si preparano a godere di una forte domanda in un contesto di incertezze globali, mentre le valute dell’Europa dell’est sono esposte a ulteriore pressione per via dei rischi politici”.
Secondo Generali Investments, per quanto riguarda le azioni, già a buon mercato sotto alcuni profili, nell’attuale scenario altamente volatile sembra prematuro comprare sul calo nei prezzi. Tuttavia, un ulteriore calo degli indici azionari europei e statunitensi attorno al 5-7% spingerebbe i premi per il rischio a livelli piuttosto attraenti. “Aumentiamo la liquidità con l’obiettivo di riposizionarci sul rischio quando si registrerà maggiore stabilità geopolitica e sui prezzi dell’energia – avverte l’esperto – Inoltre, l’intensificazione delle preoccupazioni sulla possibilità di uno scenario di stagflazione suggerisce per ora la riduzione della ciclicità del portafoglio”.