Blocco tir: rischio su forniture alimentari, trovare soluzione immediata
Lo sciopero dei tir causa danni incalcolabili alla filiera agroalimentare in un Paese come l’Italia dove l’85% delle merci viaggia su strada, mettendo a rischio i rifornimenti sugli scaffali e l’attività nelle industrie alimentari costrette a fermare gli impianti di lavorazione. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla protesta degli autotrasportatori che causa gravissimi problemi soprattutto al Sud, dalla Calabria alla Campania fino alla Puglia e alla Basilicata.
Una situazione che – sottolinea la Coldiretti – aggrava le già pesanti difficoltà della filiera agroalimentare costretta a far fronte a pesanti aumenti dei costi di produzione per le materie prime e l’energia con l’esplosione della guerra in Ucraina che alimenta accaparramenti, speculazioni e limiti alla circolazione delle merci. Dalle arance ai limoni fino ai pomodori e agli altri prodotti ortofrutticoli si rischia di dover buttare i prodotti salvati nelle campagne dalla difficile situazione climatica ma il problema riguarda anche i lattiero caseari, spiega la Coldiretti.
“Occorre trovare una soluzione immediata per rimuovere i blocchi stradali e consentire la ripresa dei ritiri dei prodotti nei magazzini e la consegna ad industrie alimentari e distribuzione commerciale” afferma la Coldiretti nel sottolineare che “sul piano strutturale occorre intervenire con i fondi del Pnrr per ridurre il deficit logistico nazionale che fa perdere competitività al Made in Italy sui mercati internazionali”.
Su questo scenario pesa il deficit logistico italiano per la carenza di infrastrutture per il trasporto merci, che costa al nostro Paese oltre 13 miliardi di euro, con un gap che penalizza il sistema economico nazionale rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea secondo l’analisi di Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga.