Attacco Putin, Zelensky conferma missili russi su Kiev, in Ucraina 137 morti: ‘Noi lasciati soli’
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenski ha confermato le indiscrezioni sui missili russi lanciati su Kiev, in un discorso proferito alla nazione stamattina. Zelensky ha detto che i missili hanno iniziato a colpire la capitale dell’Ucraina alle 4 ora locale, aggiungendo che le truppe russe sono state fermate dalle forze ucraine. Stando a quanto riporta Reuters, il presidente ha sottolineato che i missili russi hanno come obiettivi sia militari che civili. Nelle ultime ore sempre Zelensky ha annunciato che finora, dall’annuncio dell’attacco all’Ucraina dal presidente russo Vladimir Putin, 137 persone hanno perso la vita e 316 sono rimaste ferite. In un messaggio video trasmesso nella serata di ieri Zelensky non ha mancato di puntare il dito contro la comunità internazionale:
L’Ucraina “è stata lasciata sola” a combattere la Russia, ha detto il presidente, chiedendo: “Chi è pronto a combattere con noi? Non vedo nessuno. Chi è pronto a dare all’Ucraina una garanzia di adesione alla Nato? Tutti hanno paura”.
E di fatto, a livello di sanzioni, c’è da dire che sia l’Europa che gli Stati Uniti non hanno avuto il coraggio di cacciare la Russia dal sistema internazionale dei pagamenti SWIFT, una mancata mossa che sta sollevando diverse polemiche in tutto il mondo. Il sistema, con sede a Bruxelles, viene utilizzato da banche e istituzioni finanziarie per le transazioni internazionali ed è stato definito negli ultimi giorni anche come arma nucleare finanziaria dell’Occidente contro Mosca.
La riluttanza dell’amministrazione Biden a sospendere la Russia dallo SWIFT è stata evidente nella conferenza stampa indetta dal presidente americano nella giornata di ieri, per annunciare sanzioni più pesanti contro Mosca.
Come scrive un articolo dell’Associated Press, nel rispondere alle domande dei giornalisti, Biden è sembrato rimpallare la questione SWIFT agli alleati europei.
“Si tratta sempre di una opzione, ma in questo momento non è la posizione che il resto dell’Europa ha intenzione di prendere” .
In precedenza gli Stati Uniti avevano sospeso l’Iran dal sistema SWIFT a causa del suo programma nucleare.
Diversi funzionari europei hanno sottolineato che l’esclusione della Russia al sistema SWIFT potrebbe avere ripercussioni sull’intera economia globale. Tra l’altro, la Russia ha anche chiarito che una sua eventuale estromissione dallo SWIFT corrisponderebbe a una dichiarazione di guerra.