Decreto clima, Conftrasporto: taglio a sussidi autotrasporto sarebbe autogol
La bozza del decreto legge Clima all’esame del prossimo consiglio dei ministri prevede anche la possibilità di cancellare le spese fiscali dannose per l’ambiente indicate nel catalogo dei sussidi fiscali ambientalmente dannosi (Sad). Il testo diramato ieri, infatti, ne prevede la riduzione nella misura di almeno il 10% già a partire dal prossimo anno, fino al progressivo annullamento entro il 2040.
In questa categoria rientrerebbero anche i sussidi all’autotrasporto. “Se così fosse, il provvedimento sarebbe un clamoroso autogol per lo Stato”, commenta il vicepresidente di Confcommercio e Conftrasporto Paolo Uggè.
“I tagli lineari che riguardassero l’autotrasporto sarebbero quantomeno inaccettabili, innanzitutto perché il governo verrebbe meno all’impegno assunto con la categoria – spiega Uggè – . In secondo luogo perché in questo modo si penalizzerebbero anche i mezzi pesanti meno inquinanti come gli euro 6, con il solo risultato che i camion di tutte le categorie farebbero rifornimento all’estero, con una perdita per le imprese italiane di distribuzione e per le casse dello Stato”.
“Se invece, come proponiamo da tempo, si penalizzassero solo i veicoli più vecchi, quindi maggiormente inquinanti, tagliando solo a questi i rimborsi delle accise sul gasolio, si spingerebbero le imprese a rinnovare il parco circolante, con un evidente vantaggio per l’ambiente considerato che il 60% dei mezzi circolanti in Italia è di categoria ante euro 4 – prosegue Uggè – Ne beneficerebbero anche l’auto motive e lo Stato, che incasserebbe l’Iva su ogni veicolo di nuova generazione acquistato”. “I tagli lineari annunciati darebbero invece risultati diametralmente opposti a quelli dichiarati; sul fronte ambientale, i benefici sarebbero pari a zero”, conclude il vicepresidente di Conftrasporto.