Risparmi: sempre più liquidità ferma sui conti, solo il 25% destinato a pensioni e assicurazioni
Sempre più risparmi, che rimangono fermi sul conto corrente, e sempre meno investimenti. E’ il quadro che emerge dalla decima edizione del Global Wealth Report, il rapporto globale sulla ricchezza finanziaria dei privati, che mette sotto la lente asset e indebitamento delle famiglie in più di 50 paesi nel mondo. Secondo la ricerca, i nuovi risparmi hanno segnato un nuovo record nel mondo: sono aumentati del 22%, raggiungendo oltre 2.700 miliardi di euro lo scorso anno.
Ma l’analisi dei nuovi risparmi nel 2018 ha rivelato un’altra peculiarità: i risparmiatori sembrano aver voltato le spalle alle asset class di tipo assicurativo e pensionistico, la cui quota sul totale dei nuovi risparmi è scesa nel 2018 ad appena il 25% a fronte di un livello superiore al 50% prima e immediatamente dopo la crisi.
E mentre le famiglie statunitensi hanno aumentato la loro domanda di titoli, in tutti gli altri paesi le famiglie hanno preferito i depositi bancari (e venduto titoli). Nell’Europa occidentale, ad esempio, due terzi dei nuovi risparmi sono finiti nelle casse delle banche. In tutto il mondo, i depositi bancari sono rimasti la destinazione preferita per i nuovi risparmi, per l’ottavo anno consecutivo.
Questa propensione a mantenere le attività liquide e presumibilmente sicure costa però cara ai risparmiatori: le perdite subite dalle famiglie a causa dell’inflazione dovrebbero salire a quasi 600 miliardi di euro nel 2018.