Domani la Fed ma il Dollar Index guarda più a escalation tensioni geopolitiche: verso i massimi in due anni
Alla vigilia dell’annuncio della Fed sui tassi di interesse – che, secondo quanto scommettono i mercati saranno abbassati di altri 25 punti base al range compreso tra l’1,75% e il 2% -, il Dollar Index oscilla attorno al record degli ultimi anni, salendo fino a 98,744.
Si tratta del livello più alto dal maggio del 2017 ritestato all’inizio di questo mese, a quota 99,37.
A sostenere le quotazioni del biglietto verde sono i timori sull’escalation delle tensioni geopolitiche, dopo l’attacco sferrato contro le due maxi raffinerie saudite di Saudi Aramco.
Hanno più presa queste preoccupazioni, sui mercati, che non l’attesa per la Fed.
I tassi sui fed funds scommettono tra l’altro su un altro taglio dei tassi, oltre quello di domani 18 settembre, entro la fine dell’anno, con una probabilità dell’80%.
Il dollaro cede comunque nei confronti dell’euro, con il rapporto EUR-USD che sale dello 0,30%, a $1,1034.
Dollaro-yen poco mosso, +0,04% a JPY 108,16. Dollaro-franco svizzero +0,23% a CHF 0,9951.