Il bazooka della Bce: con Qe, taglio tassi deposito e novità per la forward guidance
Il lancio di un nuovo QE, il taglio dei tassi deposito, una revisione della forward guidance ma anche l’annuncio di un sistema di tiering e condizioni Tltro più favorevoli per le banche. Queste le misure contenute nel pacchetto messo a punto oggi dal consiglio direttivo della Banca centrale europea (Bce) e che verrà illustrato a partire dalle 14.30 dal presidente uscente Mario Draghi. Nel frattempo, i mercati che reagiscono positivamente: a partire dal Ftse Mib che si è riportato oltre la soglia di 22 mila punti.
La Bce ha deciso di tagliare i tassi sui depositi di 10 punti base, portandoli al -0,50% dal precedente -0,40%, in linea con il consensus Bloomberg. Il tasso di interesse sulle principali operazioni di rifinanziamento e il tasso sull’indebitamento marginale resteranno fermi ai livelli attuali rispettivamente dello 0,00% e dello 0,25%. L’istituto di Francoforte intende lasciarli ai livelli attuali, o anche inferiori, “fino a che non vedrà le prospettive di inflazione convergere saldamente a un li-vello sufficientemente vicino, ma al di sotto, del 2%”.
Oltre all’attesa sforbiciata sui depositi da -0,40% a -0,50%, la Bce di Mario Draghi ha annunciato il nuovo QE, il Quantitative easing, per un valore di 20 miliardi di euro al mese. Il nuovo programma sarà effettivo a partire dal mese di novembre. Acquisti che dureranno per tutto il tempo necessario per rafforzare l’impatto delle misure di politica monetaria, per poi terminare poco prima di cominciare ad aumentare i tassi interesse chiave della Bce.
Riviste anche le condizioni Tltro e lancio sistema tiering. La Bce di Mario Draghi ha annunciato il lancio di un sistema di tiering per proteggere le banche dell’Eurozona dagli effetti negativi dei tassi sotto lo ze-ro. In base a tale sistema, parte delle riserve in eccesso che le banche parcheggiano presso di essa sarà esentata dai tassi negativi. L’Eurotower ha anche annunciato condizioni più favorevoli del TLTRO, il programma di finanziamenti a tassi agevolati a favore delle banche. Modifiche dettate dalla volontà di “preservare le favorevoli condizioni nel prestito bancario, garantire la trasmissione regolare della politica monetaria e sostenere ulteriormente la posizione accomodante della politica monetaria”.