Campari scivolone in Borsa (-5,8%) su posticipo target marginalità
Busco scivolone in Borsa per Campari dopo la pubblicazione dei risultati finanziari e del posticipo dei target sulla marginalità. Il titlo del big italiano del beverage cede il 5,8% a 9,7 euro (minimo intraday 9,55 euro). Nel dettaglio, nel 2021 le vendite nette sono state pari a 2.172,7 milioni di euro, con una variazione organica pari al +25,6% rispetto al 2020 (variazione totale pari al +22,6%), mentre l’Ebit rettificato è stato di 435,2 milioni, con una crescita organica del 42,3% rispetto al 2020. L’utile del gruppo rettificato è cresciuto del 52,4% a 307,9 milioni.
“Guardando al 2022, rimaniamo molto fiduciosi rispetto alla dinamica positiva del business e dei nostri principali brand che, facendo leva sulle nuove abitudini di consumo sia sul canale on-premise che in quello off-premise, accelerano nel reclutamento di nuovi consumatori. Con riferimento alla marginalità, mentre continuiamo a sfruttare ogni opportunità per effettuare aumenti di prezzo, prevediamo che la momentanea pressione sui costi dei materiali andrà a intensificarsi nell’anno corrente, posticipando il miglioramento della marginalità lorda (+70 punti base precedentemente previsti), e portando a un margine organico dell’Ebit sulle vendite sostanzialmente invariato nel 2022”, commenta Bob Kunze-Concewitz, chief executive officer di Campari.