Italia spaventa azionario globale, a Tokyo male titoli auto. A Hong Kong soffre Xiaomi, -6% dopo dati vendite
Azionario asiatico cauto, sconta le diverse crisi aperte in altrettante diverse parti del mondo.
“Il fatto è che sembra che, con la crisi politica italiana (con le dimissioni del premier Giuseppe Conte), la Brexit, il conflitto (commerciale) tra gli Stati Uniti e la Cina, la lista delle crisi stia aumentando, e queste crisi, più che essere risolte, sembrano sul punto di esplodere – ha commentato, stando a quanto riporta il sito Cnbc – Vishnu Varathan, responsabile della divisione di economia e strategia presso Mizuho Bank – La politica globale non sembra avere piani per proporre una soluzione.
Le vendite sull’azionario si spiegano dunque con le “profonde preoccupazioni” che assillano la comunità degli investitori.
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha ridotto le perdite, chiudendo comunque in ribasso dello 0,28% a 20.618,57 punti. Borsa Shanghai piatta, Hong Kong anche, male Sidney con -0,94%, Seoul +0,32%.
A Tokyo focus sulle vendite che hanno colpito i titoli del settore auto Nissan -1,7%, Mazda Motor -3,48%, mentre Toyota è riuscita ad azzerare il calo precedente per concludere la sessione quasi piatta.
Male anche il titolo della conglomerata tech SoftBank Group (-3% circa) e, in generale, i titoli del settore finanziario e bancario.
A Hong Kong scivolone di Xiaomi di oltre -6%, dopo che il produttore cinese di smartphone ha reso noto di aver riportato un rialzo del fatturato del 15% nell’ultimo trimestre, inferiore alle attese, visti i minori acquisti dei suoi prodotti da parte dei consumatori cinesi e la conquista di ulteriori quote di mercato da parte della rivale Huawei.
La cautela generale dei mercati si spiega anche con l’attesa per il discorso che il numero uno della Federal Reserve Jerome Powell e altri banchieri centrali proferiranno venerdì in occasione del simposio di Jackson Hole, nello stato americano dello Wyoming.