Guerra Ucraina-Russia, Goldman Sachs presenta worst case scenario per S&P 500, borse europee, petrolio & Co
Un conflitto diretto tra la Russia e l’Ucraina, unito all’imposizione di “sanzioni punitive” farebbe capitolare lo S&P 500 del 6% rispetto alla chiusura di venerdì scorso. Perdite peggiori colpirebbero l’azionario di Europa e Giappone. E’ il worst case scenario presentato dalla divisione di ricerca di Goldman Sachs. Per la precisione, lo S&P segnerebbe un ribasso del 6,2%, l’Eurostoxx 60 scenderebbe del 9,3%, l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo lascerebbe sul terreno l’8,6%. E ancora il Nasdaq accuserebbe una perdita del 9,6% e il Rusell 2000 scivolerebbe del 10,2%. Sul mercato del forex, il rapporto euro-dollaro cederebbe il 2%. Nel worst case scenario, un calo del rublo del 10% farebbe volare i prezzi del petrolio del 13%, riducendo i rendimenti decennali dei Treasuries Usa di 27 punti base.
Il presidente russo Vladimir Putin ha spiazzato il mondo e i mercati con un lungo discorso alla nazione sulla crisi Ucraina proferito nella serata di ieri, con cui ha annunciato il riconoscimento dell’indipendenza delle due repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk, nel Donbass dell’Ucraina.
Putin ha ordinato anche l’invio di forze russe nell’area con un decreto che ha formalizzato la mossa, resa necessaria, secondo il capo del Cremlino, per garantire la pace. Ma per l’Occidente si tratta solo del preludio di una vera invasione russa dell’Ucraina.
I toni bellici di entrambe le parti sembrano essersi però smorzati e sui mercati circolano indiscrezioni secondo cui le sanzioni che colpiranno Mosca saranno più lievi di quanto si tema.
Dal canto suo il Regno Unito ha annunciato di aver imposto sanzioni contro cinque banche russe e tre individui ricchi russi.