Private equity: Carlyle valuta vendita o Ipo per le sneaker Golden Goose
Molte aziende italiane, soprattutto quelle in grado di generare la maggioranza dei loro ricavi fuori dall’Italia, continuano ad attrarre gli investitori finanziari, cioè i private equity. Ne parla oggi un articolo del Sole 24 Ore che cita l’esempio di Golden Goose: il colosso del private equity Usa Carlyle, ha conferito alla banca d’affari Bofa Merrill Lynch un incarico per studiare, da qui al prossimo anno, la valorizzazione del brand italiano delle sneaker di lusso. Formalmente, stando a quanto scrive Carlo Festa sulle colonne del Sole 24 Ore, tutte le ipotesi sono aperte e Carlyle starebbe valutando sia la vendita di Golden Goose (con una valutazione obiettivo a un miliardo) sia la quotazione a Piazza Affari.
“Se la scelta fosse avvenuta oggi, non ci sarebbe stata partita. Carlyle avrebbe scelto la vendita a un altro fondo. Da qui al prossimo anno invece si vedrà”, scrive il Sole 24 Ore che rimarca come nei primi sei mesi il private equity ha quasi sempre battuto la Borsa. Gli imprenditori hanno preferito l’ingresso di un fondo piuttosto che Piazza Affari: lo dimostrano le numerose partecipazioni di minoranza cedute in questi sei mesi. È merito anche di multipli che, in questo momento, la Borsa fa fatica a pagare. A Piazza Affari l’unica vera Ipo è stata quella di Nexi.