Evasione: 2 affitti in case vacanza su 3 sono irregolari. Alle Cinque Terre l’80% dichiara meno camere
Affitti con evasione fiscale per le case vacanze. Dai controlli estivi della Guardia di Finanza è emerso che due locazioni su tre sono in nero. Non solo. L’evasione fiscale nel settore immobiliare vede anche operatori che dichiarano meno camere e posti letti di quelli effettivi e addirittura bed & breakfast abusivi.
L’evasione fiscale nel settore immobiliare
Dei 404 controlli complessivamente svolti da inizio giugno allo scorso 5 agosto tra i proprietari di seconde e terze case, due affitti su tre sono risultati irregolari. 1.680 le violazioni rilevate. In Sardegna, Puglia, Toscana, Emilia Romagna e Lazio i casi più numerosi.
Cinque terre: aggiungi un posto in camera. L’80% degli operatori turistici controllati ha dichiarato agli Enti territoriali competenti di disporre di un numero di camere e/o posti letto inferiore a quelli effettivamente riscontrati all’atto delle ispezioni. Ricavi non dichiarati per oltre 1 milione di euro e Iva evasa per oltre 140.000 euro.
A Catania B&B inesistenti per il fisco, ma cliccatissimi online. Individuate 11 strutture ricettive irregolari di cui 5 completamente abusive perché sprovviste delle necessarie autorizzazioni di inizio attività rilasciate dal Comune e non in regola con gli obblighi tributari. Denunciati all’Autorità Giudiziaria 8 gestori per aver omesso di comunicare alla Questura i nominativi dei loro clienti o per aver effettuato dichiarazioni mendaci circa il numero di posti letto autorizzati.
Frodi nel settore dei carburanti
Ma non solo immobiliare. Nel corso della stagione estiva particolare attenzione è stata dedicata al contrasto delle frodi nel settore dei carburanti. Per esempio, a Napoli è stato scoperto un vasto traffico di gasolio di contrabbando che, in soli tre mesi, ha portato all’evasione dell’accisa di oltre 17 milioni di euro. Sempre nell’hinterland partenopeo, sono state sequestrate 4 stazioni di servizio in cui erano stati manomessi gli impianti di erogazione per frodare i clienti.
Controlli valutari presso valichi, porti e aeroporti
Ce n’è anche per chi tenta di portare denaro all’estero senza dichiararlo. Sono stati 2.556 gli interventi svolti presso i valichi di frontiera, i porti e gli aeroporti con 845 violazioni riscontrate. Ammonta a oltre 20 milioni di euro – di cui 324 mila euro sequestrati – il valore della valuta e dei titoli non dichiarati e intercettati al seguito dei viaggiatori. Un esempio? Al porto di Brindisi, un autista albanese è stato denunciato per ricettazione dopo che sul suo pullman i Finanzieri hanno trovato 130mila euro in contanti nascosti in uno scompartimento occulto.
Lavoro in nero
Denunciate 56 persone per l’impiego di manovalanza in nero o, comunque, regolarizzati solo in parte: sono 6.483 i lavoratori (di cui il 42% stranieri e 24 minori) sottratti, dall’inizio dell’estate, allo sfruttamento del lavoro (il triplo rispetto a quelli scoperti nello stesso periodo nel 2018).