Le banche di Piazza Affari già prezzano uno spread a 300 punti
Banche italiane sempre più in balia dello spread. Il Sole 24 Ore in un articolo pubblicato nell’edizione odierna analizza la rapidità e l’ampiezza della reazione degli investitori ai movimenti dei Btp, di cui le banche detengono una quantità rilevante. Prendendo per esempio il venerdì nero (9 agosto) dopo la formalizzazione dell’apertura della crisi di governo, il rendimento del BTp decennale è passato in un sol giorno dall’1,54% all’1,82% e lo spread sul Bund è cresciuto di 29 punti base a quota 240, mentre Piazza Affari ha lasciato sul terreno il 2,48% con le azioni del settore bancario (-4,49%). Oltre 3 miliardi di euro di capitalizzazione andati in fumo nel solo comparto finanziario, precisa il quotidiano di Confindustria, che secondo le simulazioni condotte da Equita Sim sarebbe coerente con un aumento implicito dello spread di ben 92 punti base: è quindi come se il mercato avesse fatto un balzo in avanti e prezzato uno spread Italia-Germania già oltre 300 punti.
“Il mercato finisce per anticipare già un quadro macroeconomico in peggioramento e una possibile recessione, ma è anche evidente che in una situazione del genere è soprattutto sui titoli finanziari che si scaricano tutte le tensioni”, osserva Giovanni Razzoli, analista per il settore bancario di Equita.