Lavoro e Quota 100: ricambio tra pensionati e giovani? Dipende dalla professione
La sostituibilità tra pensionati e giovani è strettamente correlata alla professione che svolgono e al settore economico nel quale lavorano. Non necessariamente, quindi, politiche di pensionamento anticipato si traducono in maggiore occupazione giovanile. Lo dimostra uno studio elaborato dall’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro su “Il ricambio generazionale dell’occupazione”. Dalla ricerca emerge che per i lavori poco qualificati il ricambio occupazionale è quasi assoluto e anche più economico, per professioni più qualificate l’uscita anticipata dal
lavoro dei più anziani non favorisce l’ingresso di giovani nel mercato del lavoro.
Ricambio generazionale e professioni
Spesso accade che solo una parte dei posti dei pensionati venga sostituita dai giovani alla prima esperienza lavorativa, in quanto la restante viene affidata a lavoratori meno giovani, adulti con maggiore esperienza, oppure non viene sostituita affatto. In particolare, si registra un saldo negativo tra l’ingresso nel mondo del lavoro di giovani alla prima esperienza lavorativa e pensionati per quanto riguarda legislatori, imprenditori e alta dirigenza (-48 mila), professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione (-48 mila), per impiegati (-27 mila), conduttori di impianti, operai di macchinari fissi e mobili e conducenti di veicoli (-45 mila) e per i militari (-3 mila).
Saldo negativo anche in mestieri come tecnici del lavoro bancario (-2 mila) e segretari amministrativi e archivisti, probabilmente causato dalla rivoluzione tecnologica, che con la diffusione dei servizi bancari e di pagamento on-line ha determinato la chiusura degli sportelli e la drastica riduzione del personale amministrativo.
Tra le professioni, invece, dove si registra il maggiore ricambio occupazionale ci sono
innanzitutto quelle inerenti le attività commerciali e i servizi. Un barista o un commesso può essere sostituito con un lavoratore di qualsiasi età, ma se è giovane costa meno. Non sembrano presentarsi difficoltà di ricambio occupazionale infatti per le professioni esecutive relative
all’accoglienza nei settori del turismo (+9 mila).
Non si presentano difficoltà di ricambio generazionale nemmeno in professioni come quelle di programmatori, disegnatori industriali, esperti in applicazioni informatiche, ma anche in professioni più tradizionali ma in espansione come i tecnici di vendita e distribuzione e in professioni sanitarie riabilitative come fisioterapisti, podologi, ortottisti e terapisti della riabilitazione psichiatrica.
“Misure di uscita anticipata dal mercato del lavoro non sempre producono gli effetti sperati. Spesso accade il contrario, soprattutto nel settore privato” sottolinea il presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca. Le imprese potrebbero infatti sfruttare i prepensionamenti come strumento di gestione delle ristrutturazioni aziendali per ridurre il personale, più che per il ricambio generazionale. Secondo la fondazione, l’effetto di Quota 100 sarà limitato: su tre pensionati soltanto un giovane farà ingresso nel mondo del lavoro.